Si tratta di un mutamento tra i più radicali, che potrebbe portare le alte velocità del broadband nelle aree rurali degli Stati Uniti. Ed è una proposta ambiziosa quella appena illustrata dai vertici della Federal Communications Commission (FCC), mirata ad una significativa ristrutturazione dei piani nazionali di sovvenzionamento per il tradizionale servizio telefonico .
I circa 8 miliardi di dollari garantiti dallo Universal Service Fund alle varie compagnie telefoniche potrebbero ora servire per uno scopo differente: alimentare lo sviluppo della banda larga in quelle aree meno redditizie per gli operatori. Ad annunciarlo è stato lo stesso chairman di FCC Julius Genachowski, anticipando un suo imminente intervento presso la Information Technology and Innovation Foundation .
“Alla fine di questa fase di transizione smetteremo di sovvenzionare i classici network telefonici – ha spiegato Genachowski – supportando invece lo sviluppo del broadband”. Le intenzioni di FCC sembrano chiare: i vari operatori telefonici a stelle e strisce dovranno rinunciare a dividersi i miliardi del fondo per il conseguente sviluppo dei propri network nelle aree rurali, zone generalmente bisognose di investimenti maggiori.
E nel mirino di Genachowski sono finiti proprio questi dividendi, a suo dire forieri di inefficienza e perversi incentivi. Il nuovo fondo nazionale dovrebbe quindi chiamarsi Connect America Fund , sfruttato esclusivamente per garantire l’accesso alla Rete nelle zone rurali. Sempre secondo il chairman , il fondo per il servizio universale sarebbe ormai datato, previsto in un contesto tecnologico stravolto da servizi come quello offerto da Skype.
Il chairman di FCC ha dunque sottolineato come le sovvenzioni dello Universal Service Fund possano arrivare a circa 20mila dollari l’anno per connettere una singola abitazione ai network telefonici . In un’area dove esiste attualmente una competizione tra quattro o più compagnie telefoniche. Soldi dunque buttati, che dovrebbero invece servire allo sviluppo del broadband per circa 24 milioni di cittadini statunitensi.
Mauro Vecchio