“Per preservare la natura aperta della Rete”: è il cuore dell’intera strategia adottata dalla Federal Communications Commission (FCC) statunitense, ora ufficializzata in un pacchetto di regole presentato al Federal Register a stelle e strisce. La cosiddetta neutralità della Rete avrà ora 60 giorni per diventare realtà legislativa , in barba all’opposizione del partito repubblicano e di carrier come Verizon.
Erano stati proprio Verizon e Metro PCS ad aprire il fuoco legale contro la commissione guidata dal chairman Julius Genachowski. Accusata di abuso di potere , non avendo l’autorità per diramare disposizioni che impongano ai vari operatori di gestire in determinati modi il proprio traffico. Un giudice d’appello del District of Columbia aveva però respinto le accuse: le regole sulla neutralità non erano nemmeno ufficiali.
Ora lo sono . Entro la fine del prossimo novembre sarà neutralità della Rete in terra statunitense. La FCC avrà così un potere sanzionatorio qualora i vari provider a stelle e strisce mettano in atto pratiche scorrette e soprattutto discriminanti verso servizi e applicazioni del web . Con l’eccezione del settore mobile , non obbligato a sottostare agli stessi principi validi per il fisso.
L’ufficialità del pacchetto di regole approvato da FCC – 3 a 2 l’esito della votazione, appunto con l’opposizione dei repubblicani – entrerà ora nella sua fase più calda. I legali di Verizon e Metro PCS potranno tornare alla carica per chiederne l’annullamento. Intanto, una nuova stagione della trasparenza si aprirà per tutti gli operatori legati del broadband .
Mauro Vecchio