“La decisione presa quest’oggi aiuterà a preservare la natura libera e aperta di Internet, e al contempo favorirà l’innovazione, tutelando la facoltà di scelta dei consumatori e difendendo la stessa libertà d’espressione”. Così il Presidente statunitense Barack Obama, a commentare in un comunicato ufficiale le recenti manovre della Federal Communications Commission (FCC).
Manovre imponenti quelle della commissione guidata dal chairman Julius Genachowski. Che – con 3 voti favorevoli e 2 contrari – ha annunciato l’imminente entrata in vigore di un corposo pacchetto di regole sulla cosiddetta neutralità della Rete. FCC avrà dunque un potere sanzionatorio, qualora i vari provider a stelle e strisce mettano in atto pratiche scorrette e soprattutto discriminanti verso servizi e applicazioni del web .
Il documento di FCC – presto presentato in tutti i suoi dettagli – è di quelli da sacre scritture della net neutrality . A provider come Comcast o Verizon sarà assolutamente vietato soffocare le velocità di determinati traffici (purché a viaggiare siano servizi legali), così come favorire la circolazione online di applicazioni o servizi premium per una cerchia ristretta di utenti.
Regole a cui la commissione guidata da Genachowski pensa da tempo, in attesa del momento giusto per metterle definitivamente in pratica. Il momento pare ora arrivato, pur tra le mille polemiche generate subito dopo l’annuncio. I primi provider a stelle e strisce non hanno infatti esitato a parlare di un vero e proprio incubo economico . Di un tentativo fallito di bilanciare diversi interessi in competizione.
Il punto cruciale del pacchetto di regole di FCC riguarda il settore mobile , non obbligato a sottostare agli stessi principi validi per il fisso. Come già anticipato nei mesi scorsi, Genachowski ha parlato di un ambito ancora in piena crescita, in qualche modo più protetto da player come Google (Android) che lasciano la propria piattaforma software aperta ai developer e in seguito agli utenti. Un esempio che rischia di confondere: in che modo Android si accavalla con la neutralità della Rete?
Questa eccezione per i carrier wireless era stata infatti prevista proprio da Google, nel discusso accordo estivo con il provider Verizon. Secondo l’organizzazione di attivisti digitali Public Knowledge , la regolamentazione annunciata da Genachowski rappresenterebbe sì un passo in avanti, ma quantomeno un passo incerto in una direzione non meglio precisata.
Al centro delle accuse sono finite regole “non chiare”, che hanno lasciato ai protagonisti del mobile semplici oneri di trasparenza . Steve Wozniak, co-founder di Apple, ha pubblicato una lettera aperta a FCC, affinché venga preservata la natura aperta della Rete. La commissione di Genachowski dovrebbe ora interpretare il più classico dei ruoli: quello del bravo ragazzo.
Mauro Vecchio