La Federal Communications Commission ha approvato nuove regole per assicurare copertura di linea costante per l’accesso a Internet degli smartphone e per farlo punta ad estendere la copertura di un operatore ai dispositivi che si appoggiano anche ai concorrenti obbligato le telco a sedersi al tavole delle trattative.
L’idea del roaming dati obbligatorio è nell’agenda della FCC da qualche tempo : a spingere per l’approvazione di un ordinamento in questo senso, naturalmente, gli operatori minori come Sprint Nextel, Leap Wireless e MetroPCS, che si sentono strozzate dall’atteggiamento a loro avviso ostruzionistico delle grandi telco. Ad essere chiamati in causa sono in particolare AT&T e Verizon, che hanno la maggior copertura wireless sul territorio statunitense e che FCC vorrebbe offrissero ai concorrenti tariffe per il roaming “eque e ragionevoli”.
D’altronde, dicono i piccoli operatori, soprattutto da quando AT&T ha annunciato l’acquisto per 39 miliardi di dollari di T-Mobile, un intervento sarebbe ancora più urgente dal momento che questa e Verizon arrivano a controllare più dell’80 per cento del mercato wireless statunitense e avrebbero la forza, semplicemente facendo leva sulle tariffe per il roaming, di escludere gli altri dal mercato.
L’efficacia di una manovra regolamentare simile, peraltro, dipende molto da come sarà interpretato quell’imposizione di “tariffe eque e ragionevoli”: in pratica l’intervento di FCC assicura solo che le due parti si siedano a contrattare “termini equi”. “L’ordine obbligatorio di contrattazione dà la possibilità di raggiungere tariffe giuste e ragionevoli – ha riferito Sprint – ma non significa che gli accordi potranno essere sempre raggiunti”.
Fa fede quanto successo sul fronte del traffico voce: dal 2007 FCC ha adottato tale regole di roaming obbligatorio, ma non ha impedito il verificarsi di ulteriori situazioni di mancata copertura. Oltretutto, non essendovi obblighi di trasparenza a proposito dei termini degli accordi raggiunti dai vari operatori, non si può neanche stabilire con chiarezza dove si verifichi il collo di bottiglia.
In ogni caso AT&T e Verizon riferiscono che ulteriori interventi regolamentari in materia sono inutili , in quanto accordi di roaming per i dati sono già sottoscritti tra gli operatori: 22 da Verizon per la sua rete 3G EV-DO, da AT&T invece uno per la sua rete 3G HSPA e “ovunque” per il suo servizio 2,5 G.
Secondo FCC, tuttavia, AT&T e Verizon avrebbero in molti casi rifiutato di negoziare: in particolare, dicono gli analisti , in tutti i casi in cui non era per esse conveniente.
Inoltre, spiega Verizon, solo lo sviluppo tecnologico, come la sua prossima rete 4G LTE, permetterà alle grandi telco di avere capacità tali da coprire tutta l’offerta e offrire accordi di roaming ancora più vantaggiosi.
Claudio Tamburrino