Cosmetici, prodotti di bellezza, farmaci: si diffondono sul mercato americano (e non solo) i prodotti realizzati con sofisticate nanotecnologie. Prodotti che secondo la Food and Drug Administration statunitense, l’ente che sorveglia quanto arriva sul mercato a stelle e strice, non necessitano di particolari “bollini” né di speciali “avvertimenti agli utenti”.
Al contrario di quanto sperato da associazioni dei consumatori e altri gruppi di pressione, dunque, FDA ritiene , per dirla con uno dei suoi commissari, “di non avere prove scientifiche che indichino che i nanomateriali sollevino problematiche di sicurezza che debbano essere indicate specificamente”.
Sul mercato statunitense si stima che siano già in commercio almeno 300 diversi prodotti – come shampoo, dentifrici e creme solari – realizzati con nanotecnologie. Sui prodotti di fitness e cosmetici, FDA effettua un controllo generico dopo la loro introduzione sul mercato, una situazione che preoccupa ulteriormente chi non ritiene che si sappia abbastanza delle nanotecnologie per introdurle senza precauzioni nell’ambiente e nella vita quotidiana.