Fedora 41 dovrebbe essere rilasciato a inizio novembre. Tuttavia, il team sta già pianificando le nuove funzionalità di Fedora 42, la cui uscita è prevista dopo metà aprile dell’anno prossimo. Tra le novità vi è la transizione dall’installer Anaconda basato su GTK a uno basato sul web. Attualmente, è già stata fatta una proposta ufficiale, quindi gli utenti Fedora possono aspettarsi una revisione significativa nell’installer del sistema operativo nella versione 42.
Ad oggi, l’interfaccia utente GTK di Anaconda offre tre metodi di partizionamento. Il primo è il partizionamento automatico. In questo caso, gli utenti selezionano i dischi e Anaconda gestisce il resto. Se i dischi non sono vuoti, un pop-up consente agli utenti di scegliere quali partizioni rimuovere o mantenere per liberare spazio. Il secondo è il partizionamento personalizzato. Questa opzione avanzata consente agli utenti di progettare la configurazione del partizionamento selezionando i dischi e definendo i punti di montaggio senza preoccuparsi dei processi sottostanti. Il terzo è il Blivet-GUI. Si tratta di uno strumento esterno integrato in Anaconda, che fornisce un approccio bottom-up, consentendo agli utenti di creare partizioni e filesystem come Btrfs direttamente. Le cose cambieranno con Fedora 42.
Fedora 42: il nuovo approccio di partizionamento di Anaconda
Il team di sviluppo di Anaconda sta introducendo un nuovo approccio di partizionamento all’interno della nuova interfaccia utente basata sul Web per Fedora 42. L’obiettivo è semplificare il processo di installazione e al contempo soddisfare le esigenze sia degli utenti principianti che di quelli avanzati. Il nuovo approccio di partizionamento si concentra su due soluzioni principali. La prima è il partizionamento guidato. Questo consente agli utenti di selezionare i propri obiettivi di installazione con opzioni di personalizzazione aggiuntive. L’obiettivo è quello di soddisfare le esigenze della maggior parte degli utenti tramite un processo più intuitivo e orientato agli obiettivi. Il secondo è il Cockpit Storage Integration. Si tratta di uno strumento esterno che offre solide capacità di gestione del disco. Poiché sia l’interfaccia utente Web di Anaconda sia Cockpit Storage utilizzano le stesse tecnologie (framework PatternFly e Cockpit), l’integrazione promette un’esperienza utente fluida su Fedora 42.
È importante notare che le azioni in Cockpit Storage vengono applicate immediatamente senza la fase di pianificazione presente nella vecchia interfaccia utente GTK. Tuttavia, bisogna ricordare che attualmente l’integrazione del nuovo installer è solo una proposta. Prima che possa diventare realtà, deve prima essere approvata dal Fedora Engineering Steering Committee (FESCo). Si tratta dell’organo di governo chiave all’interno del Fedora Project che supervisiona varie decisioni tecniche relative allo sviluppo di Fedora. Infine, oltre a introdurre un nuovo Web installer, Fedora 42 presenterà anche un’altra aggiunta degna di nota, anche se leggermente controversa: la raccolta di metriche utente opt-in. La proposta per includerla era stata fatta ad inizio luglio e poco dopo è stata approvata.