Tra le prime proposte per le funzionalità da aggiungere a Fedora 42, la prossima versione della distribuzione Linux in arrivo il prossimo anno, ne è stata presentata una abbastanza interessante, attualmente in fase di valutazione, che consentirebbe di migliorare ulteriormente l’esecuzione delle applicazioni x86 sulle architetture ARM a 64 bit. Se approvata, potrebbe rappresentare una delle novità più importanti della nuova edizione del sistema operativo.
Fedora 42 potrebbe migliorare l’esecuzione delle applicazioni x86 sui sistemi ARM a 64 bit
La modifica riguarda nello specifico l’emulatore FEX, che su Fedora 42 dovrebbe essere modificato in modo da essere meglio integrato e configurato con le edizioni per ARM 64, in modo da offrire un’ottima esperienza nell’esecuzione delle applicazioni x86, in maniera simile a rosetta su MacOS, il che è proprio l’obiettivo dei due sviluppatori che si stanno occupando della proposta, vale a dire Alyssa Rosenzweig di Asahi Linux.
FEX è un emulatore open source in grado di eseguire codice x86 su hardware che fa uso di architettura AArch64, oltre che eseguire persino titoli con prestazioni abbastanza buone, funzionando anche con Steam per Linux, migliorando anche molto negli ultimi anni, nel corso del suo sviluppo.
Come descritto nel testo della proposta per Fedora 42, l’obiettivo è permettere agli utenti di eseguire anche il software con codice chiuso x86, architettura tuttora predominante per quanto riguarda il segmento di mercato consumatori comuni, senza la necessità di abbandonare il sistema operativo Fedora.
FEX permetterà di fare ciò, emulando il software come se fosse eseguito in maniera nativa. Questo risultato è ottenuto integrando l’infrastruttura binfmts e sfruttando un albero del file system radice (RootFS) fornito dalla distribuzione, fornendo librerie di sistema principali di cui i binari emulati potrebbero aver bisogno.
Inoltre, per risolvere il problema del kernel con dimensioni di pagina di soli 4k, utilizzato predefinitivamente su questa distribuzione Linux, su Fedora 42 FEX sfrutterà krun, in modo da essere eseguito all’interno di una microVM con un kernel di dimensioni di pagina 4k, fornendo così un ambiente compatibile con un overhead minimo, come specificato dagli stessi sviluppatori.
Non resta quindi che attendere l’esito della proposta, sperando che venga approvata per la prossima versione di Fedora.