Fedora Linux 43: gli sviluppatori introdurranno RPM 6

Fedora Linux 43: gli sviluppatori introdurranno RPM 6

Fedora Linux 43 adotterà RPM 6 con tutte le novità nel caso in termini di sicurezza, come una nuova gestione delle chiavi e molto altro.
Fedora Linux 43: gli sviluppatori introdurranno RPM 6
Fedora Linux 43 adotterà RPM 6 con tutte le novità nel caso in termini di sicurezza, come una nuova gestione delle chiavi e molto altro.

Gli sviluppatori di Fedora Project stanno preparando il terreno per una significativa evoluzione che vedremo su Fedora Linux 43, prevista per il 2025, ovvero l’introduzione di RPM 6, la prossima generazione del gestore di pacchetti RPM (Red Hat Package Manager), il quale introdurrà miglioramenti sostanziali in termini di funzionalità e prestazioni. Si tratta di una novità che è stata annunciata di recente dagli sviluppatori, che stanno già lavorando per integrare questa tecnologia nella distribuzione nota per essere all’avanguardia nel panorama open source.

Fedora Linux 43: gli sviluppatori preparano il terreno per il gestore pacchetti RPM 6

Su Fedora Linux 43, RPM 6 rappresenterà un passo avanti rispetto alla versione attuale, RPM 4, utilizzata da anni in questa e in altre distribuzioni basate su Red Hat. Tra i principali cambiamenti, si prevede un’architettura più efficiente e un supporto migliorato per funzionalità moderne, come una gestione più avanzata delle dipendenze e una maggiore flessibilità nella costruzione dei pacchetti. Questo aggiornamento mira migliorare nello specifico la sicurezza, grazie al controllo delle firme, già attivato per impostazione predefinita, che assicura l’installazione di soli pacchetti verificati: gli utenti non saranno quindi in grado di installare pacchetti non firmati o che sono stati modificati senza ignorare volutamente le misure di sicurezza del sistema.

Nonostante sarà ancora permesso di utilizzare il comando “–nosignature” per installare pacchetti senza firma, nonché modificare determinate impostazioni per mantenere i flussi di lavoro esistenti, gli sviluppatori che si occupano di RPM incoraggiano naturalmente gli utenti ad adottare pratiche più sicure, tra cui l’importazione di chiavi attendibili o l’uso della firma automatica.

RPM 6 su Fedora Linux 43 cambierà poi approccio per quanto riguarda la gestione chiavi, affidandosi a OpenPGP invece che ID chiave corti, in modo da risolvere o quantomeno mitigare il fastidioso problema che causava delle collisioni delle chiavi, il quale occasionalmente affliggeva proprio gli ID brevi. Viene anche preparato il supporto per il futuro formato pacchetti v6, dato che v3 verrà presto abbandonato. Fedora 43 rimarrà tuttavia sul formato v4, in modo da rendere il passaggio il più fluido possibile, senza causare problemi di compatibilità agli utenti.

Tutte le informazioni sulle novità di RPM 6 di Fedora Linux 43 sono consultabili nel dettaglio tramite la pagina dedicata alla proposta.

La prima versione stabile di RPM 6 è prevista per il rilascio nel terzo trimestre di quest’anno.

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Pubblicato il
11 mar 2025
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