Ancora non vi sono conferme ufficiali, ma sembrerebbe che il dispositivo di femtocelle di AT&T (chiamato 3GS MicroCell) sarà finalmente disponibile per tutti gli Stati Uniti entro la fine dell’anno.
Il sistema, il primo per dispositivi iPhone 3GS funzionerà da mini-ripetitore per i dispositivi situati in abitazioni (o comunque ambienti massimo di circa 1500 metri quadri) con scarsa copertura di rete: connette lo smartphone alla propria banda Internet, fornendo connessione potenzialmente illimitata e un notevole risparmio di costi sia per le chiamate vocali che per l’utilizzo delle applicazioni del Melafonino.
La tecnologia, che in Italia rischierebbe di entrare in conflitto con le norme su radiofrequenza e salute, era stata inaugurata da Spring Nextel ormai un anno fa . Verizon aveva imboccato la stessa strada all’inizio di quest’anno e Vodafone è diventata la prima fornitrice in Europa (solo per il mercato della Gran Bretagna) dal luglio 2009.
Intanto il nuovo dispositivo ha fatto il suo esordio ufficiale a Charlotte, North Carolina, e indiscrezioni affermano che nei prossimi giorni arriverà sulla piazza di San Antonio, Atlanta e Seattle.
Di ufficiale c’è il sito , in cui non è possibile ancora verificare le prossime disponibilità, ma che fornisce alcune immagini e maggiori informazioni: sarà dotato di un dispositivo GPS (se ne raccomanda la disposizione vicino ad una finestra per garantire il segnale) per la verifica dell’ubicazione in territorio AT&T e supporta fino a 10 dispositivi 3GS.
Ancora non rilasciato il piano tarriffario , avvolto ancora nelle indiscrezioni: fonti riferiscono che AT&T intenda far pagare 150 dollari per l’hardware, mentre costerebbe 20 dollari al mese aggiungere una flat illimitata al monte traffico del proprio iPhone. Il costo cala a 10 dollari se si possiede una linea telefonica AT&T o se si è sottoscritto un abbonamento broadband con la stessa compagnia, e si azzera nel caso si sia già clienti esclusivi dell’incumbent a stelle e strisce. Nel caso non si sottoscriva alcun piano, la Microcell si limiterà a fare da ripetitore: e il traffico generato verrà scalato dal normale abbonamento di telefonia cellulare.
Costi che non hanno convinto gli osservatori (in fondo si tratta di utilizzare la propria connessione Internet per ovviare a una mancanza della copertura AT&T), ma che risultano comunque molto inferiori ai 120 dollari per la tariffa flat attualmente disponibile per gli abbonati iPhone di AT&T. Ma non di vera alternativa si tratta: quello della femtocella (che il provider ha ridenominato, non si capisce bene perché, microcella) è un servizio limitato alle occasioni in cui il Melafonino può arrivare a utilizzare la banda Internet casalinga.
Claudio Tamburrino