FFmpeg introduce la decodifica xHE-AAC nativa

FFmpeg introduce la decodifica xHE-AAC nativa

La nuova versione di FFmpeg integra in maniera nativa il codec xHE-ACC, migliorando l'esperienza di codifica audio.
FFmpeg introduce la decodifica xHE-AAC nativa
La nuova versione di FFmpeg integra in maniera nativa il codec xHE-ACC, migliorando l'esperienza di codifica audio.

La suite FFmpeg, che comprende un pacchetto completo e multipiattaforma per la registrazione e la riproduzione di contenuti multimediali, nonché la conversione e lo streaming di audio e video, ha da poco rilasciato la versione 7.0, che introduce una serie di nuove funzionalità e miglioramenti, tra cui la decodifica xHE-ACC integrata in maniera nativa.

FFmpeg: funzionalità e migliorie nella nuova versione 7.0

FFmpeg è stata introdotta ben 24 anni fa, nel 2000, ed è stata sviluppata su Linux. È disponibile per tutte le piattaforme ed è alla base della maggior parte dei lettori multimediali, ma anche programmi più avanzati come editor audio, video e tanto altro, motivo per cui viene spesso richiesto come requisito per il funzionamento di molti programmi

FFmpeg 7.0 introduce ora il codec xHE-AAC in maniera nativa: un formato di codifica audio avanzato frutto dell’ultima evoluzione dell’AAC in grado di supportare una vasta gamma di bitrate, anche oltre 500 kbps. Ciò consentirà di usufruire di molti più flussi di codifica, seppur con qualche limitazione: il decoder può infatti gestire soltanto quei flussi che non utilizzano le tecnologie Spectral Band Replication (SBR), Unified Speech and Audio Coding (USAC) o MPEG-H Surround.

Gli sviluppatori hanno tuttavia specificato che verrà presto introdotto il supporto per USAC e SBR, che dovrebbe arrivare a breve. Si tratta di funzionalità essenziali per ottenere una maggior efficienza di compressione audio, specie per quanto riguarda i bit rate più bassi, riutilizzando componenti ad alta frequenza per migliorare la qualità del suono.

Nonostante le migliorie annunciate, FFmpeg continua a consigliare di utilizzare Opus come codec audio predefinito, specie per le applicazioni più esigenti,  per via delle sue prestazioni superiori sia per quanto riguarda i contenuti multimediali musicali, ma anche per il parlato.

L’integrazione del codec xHE-ACC permetterà di ottenere una migliore esperienza per quanto riguarda la qualità dell’audio dei contenuti multimediali in streaming, con bandwidth non costante.

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Pubblicato il
5 giu 2024
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