Nei giorni in cui il Governo promette un’azione di controllo sui prezzi delle mascherine FFP2 (laddove online già si trovano a prezzi ben inferiori rispetto alle farmacie), è lecito chiedersi fino a dove sia opportuno spingersi nella cautela rispetto alle possibili occasioni di contagio. Le mascherine FFP3 sono mai state realmente in ballo durante la pandemia perché, proprio nel momento di maggior timore, le riserve erano pochissime ed il consiglio generalizzato era quello di lasciare tali unità rigorosamente a disposizione dei sanitari. Ma era una situazione differente e l’Italia era in lockdown.
Ora, nel momento più pericoloso della nuova ondata, è nuovamente opportuno pensare alle FFP3? Mettiamo sul piatto prezzi e differenze per capire quale sia la scelta più opportuna.
FFP3 o FFP2?
La differenza tra le FFP3 e le FFP2 sta nel grado di protezione assicurata: le prime offrono una protezione pressoché assoluta (>99%) mentre le FFP2 offrono una capacità di filtrazione leggermente inferiore (>96%). La differenza è pertanto minima, ma non nel costo: online, dove il prezzo è già di molto inferiore rispetto al prezzo delle farmacie, i prezzi delle FFP3 sono di questo rango:
- RESP ECT (1,6€ cadauna)
- Sicura Blu (2€ cadauna)
- AOSanity Bianca (1,29€ cadauna)
Da questo elenco sommario sono stati esclusi i modelli a valvola poiché creano una protezione per sé, ma non per il prossimo: non sono dunque valide per l’accesso a mezzi pubblici o luoghi al chiuso che ne prescrivono l’utilizzo.
Nelle stesse ore i prezzi delle FFP2 si assestano su un prezzo che è almeno della metà rispetto a quello delle FFP3:
- FFP2 PRAMAM (0,89€ cadauna)
- FFP2 LANGCI (0,64€ cadauna)
- FFP2 Florentia Med (0,79€ cadauna)
- FFP2 Karaeasy (0,79€ cadauna)
- FFP2 3Fmak “a becco” (0,61€ cadauna)
Perché conviene scegliere le FFP2
Le mascherine FFP3 sono più difficili da indossare poiché limitano la respirazione e possono dunque essere maggiormente limitative: per ottenere una protezione leggermente maggiore, insomma, occorre sacrificare la qualità della propria giornata, rischiando di utilizzarle distrattamente per cercare momenti d’aria che risulterebbero deleteri. Il rischio è che la FFP3 in uso diventi un placebo per le preoccupazioni abbassando la soglia di attenzione quando invece sono molte le cautele che occorre prendere nelle proprie scelte quotidiane (nei luoghi frequentati, nell’igienizzazione delle mani, nell’aerazione dei locali).
I facciali filtranti (mascherine FFP2 e FFP3) sono utilizzati in ambiente ospedaliero e assistenziale per proteggere l’utilizzatore da agenti esterni (anche da trasmissione di infezioni da goccioline e aerosol), sono certificati ai sensi di quanto previsto dal D.lgs. n. 475/1992 e sulla base di norme tecniche armonizzate
Ministero della Salute
La logica, insomma, porta nella direzione delle FFP2 (vedi le ultime offerte) per la maggior parte dei casi: sono mascherine che offrono ben maggior protezione rispetto alle chirurgiche, hanno un prezzo online proporzionato alla protezione offerta e non comportano sacrifici economici gravosi nel lungo periodo. Le FFP3 sono consigliate soltanto nei casi estremi di contatto forzato con persone positive al virus o quando l’ansia va in qualche modo controllata con strumenti di maggior protezione (in particolare nel rapporto con persone fragili).
La proporzionalità delle scelte fa parte di quella consapevolezza che dovrà guidare la nostra cautela in questa difficile traversata verso le speranze che riponiamo nella prossima stagione primaverile.