Sulla scorta di alcune indagini scattate all’estero, in particolare nel Regno Unito, e legate all’abuso dei dati degli utenti iscritti a Facebook, il più celebre dei social network, la Guardia di Finanza ha deciso di avviare alcuni accertamenti .
Il GAT , il Gruppo contro le frodi telematiche guidato dal colonnello Umberto Rapetto, intende verificare la possibilità di individuare quegli iscritti che, fingendosi utenti qualunque, lavorano in realtà per archiviare i dati personali degli utenti.
Informazioni, hanno spiegato le Fiamme Gialle, che possono venire utilizzate per compiere acquisti in rete e più in generale per operazioni truffaldine. Il caso riportato è quello del parcelling , figlio del “phishing”, dove nel Regno Unito dando vita ad una Onlus fasulla, alcuni truffatori sono riusciti a trasformare utenti desiderosi di dare una mano in veicoli per l’acquisto e lo smistamento di acquisti frutto della propria frode.
Visti gli eventi, il GAT ricorda che l’Anagrafe unica delle Onlus e il Registro dell’Agenzia delle Entrate consentono di verificare se una certa Onlus sia reale e operativa e non sia, invece, un nome fasullo ideato da malfattori.