Settimana di passione per gli utenti di Uconnect , piattaforma proprietaria usata da Fiat Chrysler Automobili (FCA) per la gestione degli apparati di infotainment di tutti i suoi veicoli: un aggiornamento distribuito di recente “over-the-air” (OTA), infatti, è stato mal digerito dal software portando alla comparsa di riavvii continui dopo meno di un minuto di attività. Inutile dirlo. chi ha acquistato un’automobile e si trova con i controlli praticamente inutilizzabili ha diretto parole poco gentili al servizio di supporto su Twitter.
Nell’ammettere l’esistenza del problema, FCA ha parlato di sistemi Uconnect che potrebbero sperimentare un riavvio ogni 45-60 secondi. Gli ingegneri hanno in seguito individuato la causa dei riavvii nei servizi SiriusXM Travel Link, servizi che sono stati temporaneamente sospesi per fermare i reboot e in attesa di una soluzione definitiva alla questione.
Regarding customers experiencing repeated system rebooting: Travel Link services are in the process of being disabled on applicable Uconnect systems. Timing regarding a permanent fix will be posted here once available. We appreciate your patience.
– UconnectCares (@UconnectCares) 14 febbraio 2018
Il problema riguarda a quanto pare solo alcuni veicoli FCA (Chrysler, Dodge, Ram, Jeep, Fiat) usciti dalla catena di montaggio nel 2017 e 2018, un parco potenziale di migliaia di clienti inferociti alcuni dei quali hanno riversato su Twitter il loro disprezzo parlando, tra l’altro, di riavvii molto più frequenti (30-40 secondi) di quanto dichiarato dalla compagnia americana.
A peggiorare ulteriormente la situazione c’è il fatto che Uconnect non è un “semplice” sistema di intrattenimento, visto che la piattaforma controlla la riproduzione audio ma anche il riscaldamento, le videocamere posteriori, l’assistente vocale e la funzionalità “SOS” della vettura. Qualora la disabilitazione di SiriusXM Travel Link non fosse sufficiente a bloccare i riavvii, infine, FCA non potrebbe fare affidamento su un nuovo aggiornamento OTA ma dovrebbe agire fisicamente sulle vetture fallate.
Alfonso Maruccia