L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha concluso il procedimento avviato a fine dicembre 2020, accettando gli impegni assunti da TIM, Fastweb, Tiscali e KKR per garantire il rispetto dell’art. 101 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea). L’autorità ha quindi dato il via libera all’operazione che ha portato alla costituzione di FiberCop, la nuova società che si occupa della realizzazione delle infrastrutture per la FTTH.
FiberCop non ostacola la concorrenza
FiberCop è operativa dal 1 aprile 2021 ed è costituita da TIM (58%), KKR (37,5%) e Fastweb (4,5%). Tra i primi operatori a sottoscrivere una partnership con FiberCop ci sono Tiscali e Iliad (sembrava interessata anche Wind Tre, ma al momento non c’è nulla di concreto).
L’obiettivo principale di FiberCop è realizzare una rete secondaria passiva a banda ultralarga con tecnologia FTTH GPON, alla quale possono accedere tutti gli operatori a condizioni economiche ragionevoli e non discriminatorie. Lo scopo dell’istruttoria avviata a dicembre 2020 era verificare se gli accordi sottoscritti per la costituzione di FiberCop avrebbero creato ostacoli alla concorrenza tra gli operatori nel medio e lungo termine.
Al termine del procedimento, l’autorità antitrust ha accettato gli impegni assunti dalle società che fanno parte di FiberCop. Queste ultime promettono di “ridurre le barriere all’acquisizione dei clienti, ovvero gli operatori di telecomunicazione, nel mercato all’ingrosso delle telecomunicazioni fisse, favorendo una piena concorrenza infrastrutturale […] tramite la riduzione dei relativi costi e l’individuazione di stringenti scadenze temporali e obiettivi di copertura“.
TIM ha fornito un cronoprogramma certo e definito del piano di infrastrutturazione e si è impegnata a dare, insieme a FiberCop, informazioni idonee alla pianificazione degli investimenti da parte degli operatori alternativi. Inoltre TIM faciliterà l’infrastrutturazione degli operatori alternativi offrendo loro la fibra spenta in rete primaria, riducendone quindi i costi e le tempistiche di infrastrutturazione.
L’autorità antitrust vigilerà sull’esecuzione degli impegni, riservandosi ogni ulteriore intervento futuro laddove dovessero essere individuati eventuali profili rilevanti ai sensi della normativa nazionale ed europea a tutela della concorrenza.
Così TIM ha commentato la decisione dell’Authority:
TIM esprime soddisfazione in merito alla decisione AGCM che ha approvato gli impegni relativi alla cooperazione tra TIM, KKR e Fastweb per la costruzione della rete in fibra sul territorio nazionale attraverso la costituzione della società FiberCop, che ha già acquisito l’interesse di diversi operatori sul mercato. La decisione di AGCM conferma infatti l’efficacia del progetto promosso da TIM che sta imprimendo un’accelerazione nello sviluppo di infrastrutture di rete di ultima generazione, a beneficio della digitalizzazione dell’intero Paese.