Noi italiani conosciamo bene la condizione della fibra ottica nella penisola: sebbene la maggior parte della popolazione non conosca nemmeno la differenza tra FTTC e FTTH, le lamentele relative alla stabilità, alla velocità e al prezzo delle principali offerte per la rete fissa non mancano mai. Tuttavia, i dati pubblicati recentemente da FTTH Council Europe, rilasciati durante la conferenza Ftth 2023 a Madrid, dimostrano un dettaglio interessante che molti abitanti del Belpaese non conoscono: l’Italia è il quarto Paese europeo per diffusione della fibra e quinto per crescita di abbonamenti.
La fibra in Italia
Come ripreso anche dai colleghi di Corriere Comunicazioni, il 2023 continua a mostrare una tendenza al rialzo per la diffusione della banda ultralarga. Come afferma Eric Festraets, il presidente di Ftth Council Europe, l’intero Vecchio Continente è “sulla buona strada per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di connettività fissati dalla Commissione europea per il 2030”, ma servono altri sforzi per alzare il tasso di adozione.
Nel caso specifico italiano, si parla di 2,1 milioni di case raggiunte, giusto dietro Turchia (2,9 milioni), Francia (3,5 milioni) e Regno Unito (4,2 milioni). In termini di crescita annuale, invece, sono Belgio, Regno Unito e Serbia a guidare la classifica. Sul fronte dei nuovi abbonati, infine, l’Italia si posiziona al quinto posto con 822 mila clienti in più rispetto a dodici mesi fa.
Secondo le previsioni degli analisti, nel corso del 2023 si dovrebbe assistere a una crescita costante dei tassi di adesione, specialmente nelle aree rurali: verso di esse, difatti, si sta spostando l’attenzione delle iniziative politiche e normative.
Eric Festraets ha dunque concluso:
“Facciamo affidamento sui responsabili politici per supportare l’introduzione in aree in cui non esiste un business case commerciale praticabile e incoraggiamo i governi e le autorità di regolamentazione a continuare a creare un ambiente favorevole a una concorrenza sana e attraente per gli investitori privati.”