La fibra ottica è il futuro delle trasmissioni telematiche via cavo, ma soprattutto la fibra è una tecnologia ancora in continuo sviluppo, uno sviluppo che riserva novità sia al di là che al di qua dell’Atlantico. Negli Stati Uniti c’è Google che pensa a nuovi metodi per installare la fibra, e magari facilitare l’importante opera di posa già pianificata per le aree residenziali di Kansas City.
Il brevetto richiesto da Google descrive in particolare l’impiego di una striscia di materiale “piegabile” con un’anima in fibra ottica (o anche cavo coassiale), una tecnologia che in teoria dovrebbe permettere il cablaggio delle abitazioni in configurazione FTTH (Fiber-to-the-Home) con un basso impatto ambientale, un risparmio nei costi e nelle tempistiche dell’operazione.
Piuttosto che pensare al risparmio nell’installazione di nuovi fasci di fibre ottiche, invece, Deutsche Telekom sperimenta con un sistema di trasmissione delle informazioni sulle fibre esistenti capace di raggiungere un throughput dei dati stellare pari a 512 Gigabit per secondo – 400 Gbps sfruttabili per intero.
L’incumbent teutonico ha ottenuto la velocità stellare trasferendo dati da Berlino ad Hannover (e poi viceversa) su un percorso di 734 chilometri, sfruttando una singola fibra di quelle già disponibili e usate per veicolare gli odierni segnali da 10 Gbps.
Qualora la nuova tecnologia di routing del segnale ottico dovesse mai raggiungere l’uso pubblico, le fibre ottiche a 48 canali di Deutsche Telekom potrebbero arrivare a trasportare qualcosa come 24,6 Terabit di dati al secondo, su un cavo dallo spessore inferiore a quello di un capello umano.
Alfonso Maruccia