L’AGCOM ha ufficializzato l’approvazione delle linee guida che devono regolamentare l’installazione della fibra ottica nei condomini. Si tratta di una serie di prescrizioni utili a dirimere in anticipo ogni possibile dubbio, così da anticipare ogni problema che possa portare ad inutili attriti e contenziosi successivi.
AGCOM: fibra e condomini
L’Authority nel proprio intervento è chiara: l’obiettivo primo è quello di facilitare il perseguimento di un obiettivo di cablatura stilato a livello nazionale. Non saranno dunque incomprensioni tra vicini a poter rallentare questi lavori, perché la fibra è un asset fondamentale ed è importante che dai server di distribuzione all’ultimo miglio tutto possa essere finalizzato alla rapida e comoda installazione.
In tale sede viene chiarito che lo sviluppo della rete in fibra ottica comporta, per poter raggiungere la terminazione nella sede del cliente, diverse tipologie di intervento nella proprietà privata con passaggio e appoggio di fili, cavi, tubature, elementi di rete, supporti. In caso non sia già presente un impianto in fibra ottica nell’edificio, che rispetti la normativa di settore, agli interventi fatti nelle aree esterne all’immobile si aggiunge la necessità di accesso alle parti comuni dell’edificio e all’infrastruttura fisica – nelle sue porzioni verticali e orizzontali – per il passaggio dei cavi in fibra ottica.
Cuore delle linee guida è nell’art. 2, dove si illustrano “le condotte da tenere in fase di richiesta di accesso alla proprietà e alle infrastrutture fisiche esistenti per facilitare l’interazione tra operatore e condominio, dettando tempi certi per il sopralluogo ed assicurando la massima partecipazione del condominio nella fase della predisposizione del progetto da parte dell’operatore anche attraverso la formulazione di proposte, alternative e ragionevoli, per la posa dei cavi, compreso l’uso delle infrastrutture di posa esistenti, laddove utili a ridurre gli interventi sull’immobile ed evitare inutili duplicazioni“. Il principio è chiaro, insomma: sulla base dei paletti fissati dall’AGCOM, vige l’auspicio di una mutua collaborazione onde assicurare la massima rapidità ed economicità dei lavori in atto.
L’AGCOM conclude la propria relazione con una ulteriore indicazione relativamente al futuro della fibra in Italia:
Nella stessa riunione il Consiglio dell’Autorità, sempre all’unanimità, ha avviato la consultazione pubblica per definire le linee guida per le modalità di accesso alle infrastrutture di rete realizzate con gli aiuti di Stato di cui al Piano 1 GIGA. Il provvedimento rappresenta un fondamentale snodo all’interno delle attività connesse alla realizzazione, nell’ambito del PNRR, dell’obiettivo di fornire connettività – senza limiti al volume del traffico per gli utenti e nel rispetto del principio della neutralità tecnologica – ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 M/bit/s in upload.