L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha comunicato che sei operatori TLC indicano ora correttamente le caratteristiche delle offerte per connessioni in fibra ottica con velocità fino a 2,5 Gbps. Queste prestazioni sono raggiungibili solo in determinate condizioni e con specifici modem/router. Proprio a causa della poca chiarezza era stato sospeso lo spot TV di Iliad, mentre Adiconsum aveva chiesto l’intervento di AGCOM.
Fibra ottica: 2,5 Gbps “teorici”
In attesa che tutti i cittadini italiani possano utilizzare le connessioni FTTH a 1 Gbps, molti operatori hanno già avviato la vendita delle offerte con tecnologia GPON che consente di raggiungere una velocità in download di 2,5 Gbps (o 5 Gbps con tecnologia EPON nel caso di Iliad). AGCM ha tuttavia rilevato che non venivano fornite ai consumatori informazioni corrette, ovvero come è possibile ottenere le massime prestazioni dalla connessione.
Sui siti dei sei operatori (Fastweb, Iliad, TIM, Vodafone, Planetel e Unidata) non erano indicate chiaramente le condizioni necessarie per raggiungere i 2,5 Gbps (5 Gbps per Iliad). Queste velocità teoriche si raggiungono solo quando si sfruttano tutte le porte Ethernet del router e il WiFi. In pratica i 2,5 o 5 Gbps si ottengono dalla somma delle singole velocità.
Dopo gli interventi di “moral suasion” di AGCM, tutti gli operatori hanno modificato la grafica e aggiornato le informazioni sulla velocità. Iliad, ad esempio, specifica che i 5 Gbps sono suddivisi tra porte Ethernet e WiFi (2,5 Gbps su una porta Ethernet, 1 Gbps su due porte Ethernet e 0,5 Gbps in WiFi). TIM scrive invece che 2,5 Gbps sono suddivisi tra quattro porte Ethernet a 1 Gbps e WiFi 6.
Vodafone chiarisce che la velocità massima di 2,5 Gbps è raggiungibile solo con il modem WiFi 6 incluso nell’offerta o con modem libero di equivalenti specifiche tecniche. Sul mercato non sono presenti molti modem compatibili (solo due nel caso di Iliad), quindi l’utente deve necessariamente utilizzare il dispositivo fornito dall’operatore.