Alessio Butti (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica), Matteo Salvini (Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti), Adolfo Urso (Ministro delle Imprese e del Made in Italy) e Luigi Ferraris (Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane) hanno firmato un protocollo d’intesa per favorire la diffusione delle reti in fibra ottica e 5G, sfruttando l’infrastruttura ferroviaria italiana. A tale scopo sono stati stanziati 550 milioni di euro.
Reti ultraveloci lungo la rete ferroviaria
L’Investimento 3.1 della Missione 1, Componente 2 del PNRR, denominato “Reti ultraveloci“, prevede di portare connettività FTTH a 1 Gbps e 5G nelle aree popolate entro il 2026. Per raggiungere l’obiettivo sono stati avviati cinque piani: Italia 1 Giga, Italia 5G, Scuole connesse, Sanità connessa e Isole minori. Recentemente è stato sottoscritto un accordo con gli ordini professionali per velocizzare l’esecuzione dei lavori. Il nuovo protocollo d’intesa consentirà di sfruttare l’infrastruttura ferroviaria.
I tre principali obiettivi dell’accordo triennale sono:
- Sfruttare la capillarità della rete ferroviaria (16.000 Km) per posare un cavo a fibre ottiche ad uso pubblico che possa favorire lo sviluppo di reti di comunicazione di nuova generazione, fisse e mobili, a beneficio dell’intero sistema Paese, a partire dalle aree dove ancora oggi sussistono problemi di connettività
- Diffondere reti mobili di nuova generazione lungo le principali linee di comunicazione nazionali e corridoi transeuropei, realizzando un’infrastruttura radiomobile multi-operatore 5G di proprietà pubblica, con priorità lungo le tratte ad alta velocità, in grado di assicurare copertura 5G (anche nelle tratte in galleria) per migliorare logistica, sicurezza e servizi ai passeggeri
- Contribuire alla realizzazione delle piattaforme digitali necessarie al monitoraggio predittivo delle infrastrutture critiche del Paese, dalla sensoristica ai data-center necessari alla gestione di flussi di dati
Il Dipartimento per la trasformazione digitale utilizzerà un cofinanziamento, fino al valore massimo complessivo di 550 milioni di euro, per la realizzazione di un backhauling in fibra ottica e di un’infrastruttura radiomobile 5G, di proprietà pubblica, con priorità lungo le tratte ad alta velocità.