Il fischio d’inizio dei Mondiali di calcio brasiliani ha dato il via alla competizione che incollerà tutto il mondo di fronte agli schermi: schermi di chi ha pagato per non perdersi nemmeno un minuto delle partite di tutti i gironi, schermi di chi troverà il modo di intrattenersi grazie a iniziative di streaming che rilanceranno illegalmente le trasmissioni autorizzate dai detentori dei diritti. FIFA ha giocato d’anticipo avvertendo le piattaforme: chi non metterà in atto le misure necessarie a prevenire lo streaming non autorizzato incorrerà nelle conseguenze del caso.
La lettera che FIFA ha inoltrato nei giorni scorsi alle piattaforme che sospetta ospiteranno la diretta delle partite in barba al complesso e lucroso sistema dei diritti è stata ottenuta da TorrentFreak : questi siti dovranno vigilare sulle iniziative dei loro utenti, e reprimerle senza indugi . “Data la natura del vostro servizio, prevediamo che che un grande numero di utenti si rivolgeranno ripetutamente al vostro sito per creare, distribuire e/o linkare dei live streaming a mezzo Internet della Coppa del Mondo FIFA 2014 TM – scrivono i rappresentanti della Federazione Internazionale delle Associazioni Calcistiche – Vogliamo assicurarci che tutti gli streaming in violazione dei diritti siano tempestivamente identificati e rimossi, sia che siano visibili liberamente sia che siano disponibili su aree private del vostro sito”.
La responsabilità, avverte FIFA, ricade sui gestori dei siti, e non si tratta solo della responsabilità di mettere in atto le tradizionali procedure di takedown precedute da segnalazioni precise e circostanziate, come impongono numerosi quadri normativi: si tratta di agire su “tutti gli eventi FIFA passati e futuri”. La Federazione impone ai servizi di streaming di vigilare e di prevenire le violazioni , e per agevolare gli admin in questa ardua operazione di filtraggio preventivo si premura di mettere a loro disposizione gli strumenti per intervenire. Innanzitutto, fornisce agli admin il calendario di tutte le partite: “ci aspettiamo – si raccomanda FIFA – che un membro del vostro sito sia presente e disponibile per svolgere il suo dovere con prontezza nel corso dello svolgimento di TUTTE le partite”. Ai gestori dei servizi di streaming live si chiede inoltre di implementare degli strumenti che agevolino l’azione di NetResult, azienda reclutata dalla Federazione per il monitoraggio della Rete e l’enforcement della tutela dei diritti, affinché i suoi operatori possano intervenire per interrompere tutti i flussi di streaming non autorizzati.
Se i siti contattati non presteranno la loro collaborazione, avverte FIFA, “saranno esposti a responsabilità civili e penali”. Non è dato sapere chi siano i destinatari della missiva di FIFA: è lecito pensare a servizi di grosse dimensioni come Rojadirecta , nome celebre in un sistema di ritrasmissioni parallele sempre più vario ed affollato .
Gaia Bottà