Avrebbero agito come dei rivenditori di materiale audiovisivo pirata, guadagnando profumatamente dagli abbonamenti premium stipulati dagli utenti per lo scaricamento non autorizzato dei contenuti cinematografici . I gestori di FileServe sono così finiti nelle grinfie legali di Cowslip Film Partners, società di produzione del film indipendente American Cowslip .
Tra la primavera del 2011 e gli inizi del 2012, i rappresentanti di Cowslip avrebbero inviato numerose comunicazioni per ottenere l’immediata rimozione della pellicola in formato digitale dagli archivi della piattaforma di file hosting con base alle Isole Vergini. Nelle accuse depositate dalla società di produzione presso una corte federale californiana, i gestori di FileServe avrebbero completamente ignorato le cosiddette takedown notice .
Contribuendo alla proliferazione illecita delle copie pirata del film American Cowslip , il popolare cyberlocker trarrebbe vantaggio dagli scaricamenti non autorizzati in barba ai legittimi detentori dei diritti. Gli stessi abbonamenti premium offerti agli utenti per il download illimitato permetterebbero ai gestori della piattaforma di lucrare sulla condivisione pirata dei contenuti audiovisivi .
Con questi capi d’accusa, i vertici di FileServe dovrebbero pagare un totale di 1 milione di dollari di multa , con l’aggiunta dei cosiddetti statutory damages – chiesto il massimo di 150mila dollari – per ciascuna copia circolata in violazione del copyright. Lo stesso FileServe era già finito nel mirino del vicepresidente di Paramount Pictures Alfred Perry, che aveva chiesto al governo statunitense di scatenare il fuoco legale contro i più potenti cyberlocker di Internet.
Mauro Vecchio