Final Cut Pro X, viaggio verso i 64Bit

Final Cut Pro X, viaggio verso i 64Bit

Il noto software di montaggio video Apple compie un importante passo in avanti. La nuova versione sarà in grado di sfruttare fino all'ultimo bit
Il noto software di montaggio video Apple compie un importante passo in avanti. La nuova versione sarà in grado di sfruttare fino all'ultimo bit

Final Cut Pro X supporterà i 64-Bit nativamente. Gli appassionati di editing video che utilizzano la suite professionale Apple hanno atteso per anni questo upgrade. Dal canto loro, gli sviluppatori hanno dovuto attendere che il decimo Quicktime raggiungesse la completa maturità, perché alcune caratteristiche del suo cuore multimediale, utilizzate anche da Final Cut Pro, lavoravano solo a 32-Bit.

A conti fatti, l’architettura a 64-Bit permetterà di lavorare in scioltezza con contributi video ancora più ingombranti. Il software potrà anche sfruttare memorie RAM di dimensioni superiori ai 4 gigabyte e il carico di lavoro verrà suddiviso su tutti i Core disponibili sul computer.

L’annuncio, arrivato sul palco del NAB 2011 di Las Vegas, parla di un codice completamente riscritto in Cocoa , basato su tecnologie chiave del nuovo sistema operativo Mac, come Core Animation, Open CL e Grand Central Dispatch . Final Cut Pro X sarà venduto esclusivamente sul Mac App Store , a partire dal mese di giugno, ad un prezzo di 299 dollari.

Tra le altre novità introdotte con l’update spicca una nuova timeline “magnetica”, che aiuterà a non perdere mai la sincronia tra audio e video, il supporto ai principali codec video fino a risoluzioni 4K e una nuova gestione del colore pensata per bilanciare i diversi filmati del progetto. Ulteriori feature saranno svelate al momento del lancio.

In ogni caso, sembra la nuova versione di FCP prenderà in prestito alcune caratteristiche dall’interfaccia di iLife e certe opzioni dell’applicazione iMovie , come il rendering in background o il sistema “smart collection”, pensato per una organizzazione delle clip ancora più personalizzata.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
14 apr 2011
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