New York (USA) – Si impossessavano dei dati delle navigazioni degli utenti che scaricavano il loro programma online. Li seguivano silenziosamente dopo l’installazione. Ora, a due settimane dalla scoperta dello scandalo, finiscono, finalmente, in tribunale.
Giorni duri questi per Comet Systems, azienda che distribuisce un software freeware pensato per modificare l’aspetto del cursore del mouse sui siti che offrono questo genere di funzionalità. Ma a chi ha scaricato il programma, pare milioni di utenti internet, non è mai stato raccontato il vero scopo del software, ovvero tenere traccia di tutte le navigazioni compiute, dei siti visitati e via dicendo. In pratica un numero seriale unico installato dal programma sul computer consentiva a Comet di spiare le navigazioni dei suoi utenti.
L’azienda fin da subito ha rigettato tutte le accuse sostenendo che non era sua intenzione raccogliere dati sull’utenza e che quelli raccolti sono comunque per il beneficio dell’utente finale… Ma nella denuncia si parla di “una raccolta ampia e segreta di dati sulle abitudini di navigazione di più di 16 milioni di utenti” al punti che si configura “una serie di violazioni ripetute alla privacy dei navigatori”. Nella denuncia, però, non sono state definite le richieste di danni che normalmente si associano a questo genere di azioni legali.