Mentre la disponibilità iniziava ad accusare qualche colpo già prima, la pandemia ha senza dubbio offerto il colpo di grazia nei settori di elettronica e informatica. Tuttavia, secondo il report di Gavin Baker, partner della società di investimenti Atreides Management, sembra che le scorte stiano subendo una flessione in positivo che dovrebbe riportarci ai livelli pre-pandemia.
Dove nasce la crisi
Naturalmente è ancora presto per cantare vittoria, e bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo per avere un quadro più chiaro della situazione, ma sembra che la crisi della disponibilità si stia avviando verso il termine. Chi nel corso degli ultimi due anni ha pensato di acquistare una console di nuova generazione piuttosto che un computer o una nuova scheda video, si è dovuto scontrare con una disponibilità talvolta semplicemente inesistente e prezzi mai così elevati. Le ragioni sono molteplici: il mercato delle GPU stava già affrontando il mining e i vari lockdown hanno spinto all’acquisto di strumenti per lo smartworking e l’intrattenimento. Il problema sorge nei numeri della richiesta che, per le ragioni di cui sopra, è letteralmente esplosa cogliendo impreparati i produttori. Se a questo sommiamo un inevitabile rallentamento nella produzione, la crisi della disponibilità è pronta da servire.
Situazione attuale
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Stando però al grafico proposto da Gavin Baker, già dall’ultimo trimestre dello scorso anno alcuni settori sembrano in netta risalita per quanto riguarda le scorte, in particolare quelli relativi al settore dei PC che registra un +29% e dell’elettronica di consumo che tocca addirittura un +55%. Tali numeri, però, sono riferiti al solo mercato statunitense e non riflettono la situazione europea e, quindi, quella italiana che continua ad arrancare. Tuttavia, questi dimostrano un trend positivo che nei prossimi mesi potrebbe estendersi all’intero settore, con ovvi vantaggi per i consumatori. Se le scorte dovessero superare la domanda, si renderà necessaria una diminuzione dei prezzi. Inoltre, l’esperienza pandemica potrebbe aver convinto non solo i produttori, ma anche i fornitori ad accumulare scorte maggiori nei magazzini che porterebbero a sconti ulteriori per velocizzarne lo smaltimento all’arrivo dei nuovi prodotti. Nel complesso, anche se alcuni settori continuano a faticare per tornare ai livelli pre-Covid19, gli appassionati di PC potrebbero presto tirare un respiro di sollievo e riprendere i loro acquisti ai costi di listino.