Cinque nuove “case”, venticinque milioni di euro a disposizione, una nuova spinta ad un progetto che ha visto la luce negli ultimi mesi su impulso del Ministero dello Sviluppo Economico. Il progetto è quello di aprire nuove “case delle tecnologie emergenti“, punti di riferimento sul territorio per la costruzione di un tessuto innovativo basato su centri di trasferimento tecnologico.
Le nuove case delle tecnologie emergenti
Le città individuate sono le seguenti: Torino, Roma, Bari, Prato e l’Aquila. Fuori dalla selezione, invece, Genova, Catania, Milano e Cagliari.
Con la selezione di questi 5 ulteriori progetti siamo pronti a costituire una rete di Case delle Tecnologie, da nord a sud del Paese, con l’obiettivo di offrire spazi fisici a trazione digitale per PMI e start-up, in cui sarà possibile coniugare le competenze scientifiche delle Università e dei Centri di Ricerca con le esigenze del tessuto imprenditoriale e dei settori strategici al fine di aumentare la competitività dei territori e di favorirne il rilancio grazie allo sviluppo delle tecnologie innovative
Mirella Liuzzi, sottosegretario con delega alle politiche digitali
Sono queste nuove ed ulteriori sedi utili a supportare progetti di ricerca e sperimentazione su temi quali Blockchain, IoT e intelligenza artificiale, nonché su tutto quel che è la galassia 5G. Tasselli fisici di una rete che vuol essere più capillare, portando alle piccole aziende quelle opportunità che troppo spesso rischiano di andare perdute in virtù dell’eccessiva distanza dalle più elementari connessioni con il mondo dell’innovazione.