Come noto, il 31 marzo 2022 verrà decretata la fine dello stato di emergenza. Non sarà ulteriormente prorogato. Del tutto lecito attendersi in quelle stesse settimane un allentamento delle restrizioni che hanno fin qui consentito di tenere aperta una gran parte delle attività, limitando al tempo stesso la circolazione del virus. Con l’avvicinarsi della scadenza, quasi inevitabilmente, il Green Pass finirà di nuovo al centro di un acceso dibattito. Anzi, è già accaduto: c’è chi lo vorrebbe fuori dai piedi fin dal giorno successivo, l’1 aprile. Occhio però alle promesse, potrebbero rivelarsi il più classico dei pesci d’aprile.
Green Pass: lo stop già tra marzo e aprile?
Ancora una volta la discussione rischia di scivolare sui piani della mera contesa politica e della difesa a oltranza di un’ideologia, anziché tener conto esclusivamente, come invece dovrebbe essere, delle esigenze legate al bisogno di non commettere un ennesimo passo falso nell’azione di contrasto alla crisi sanitaria. Qualcuno, in primis la Lega, vorrebbe il certificato verde abolito subito, senza se e senza ma. Al fianco del Carroccio, una parte dell’opinione pubblica e i sostenitori di alcune azioni legali, come quella messa in campo nei giorni scorsi da un gruppo di 25 avvocati che ritiene lo strumento non coerente a quanto sancito dalla Costituzione.
Più probabile che si scelga di procedere a piccoli passi, attraverso un approcci graduale, come più volte prospettato dal Ministro della Salute e dai suoi collaboratori. Si deciderà sulla base dei dati e dei numeri, ora fortunatamente incoraggianti. Intanto, già entro le festività di Pasqua dovrebbe essere possibile accedere agli alberghi senza mostrarlo. Lo stesso varrà quasi certamente fin dall’1 aprile per il servizio all’aperto di bar e ristoranti.
Green Pass a parte, rimarrà ancora per diverso tempo l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso (via però le FFP2 negli stadi). Stando alle ultime voci di corridoio, non dovrebbe invece venir meno l’obbligo vaccinale per gli over 50 fino a metà giugno, come previsto.