Roma – Qualcosa si muove. La gestione del diritto d’autore, che la Commissione Europea ha già richiesto non sia in mano ad un solo organismo monopolista, potrebbe presto in Italia conoscere una sostanziale evoluzione: il Governo ha infatti approvato un significativo ordine del giorno.
L’Esecutivo due giorni fa ha accolto come raccomandazione l’ordine del giorno proposto dal senatore Stiffoni (Lega) che prevede una revisione dell’articolo 180 della legge che, in sostanza, affida alla SIAE la gestione esclusiva della raccolta del diritto d’autore.
L’ordine del giorno “impegna il Governo ad addivenire al più presto ad una modifica della legge n. 633 del 1941….. revisione che non può prescindere dal prevedere condizioni di assoluta parità di diritti e di obblighi tra tutti i soggetti che esercitano l’attività già riservata in esclusiva alla SIAE e alla IMAIE”. Quest’ultimo è l’Istituto mutualistico degli Artisti Interpreti Esecutori.
Non si tratta di una transizione facile: come si ricorderà su questo già si era aperta una querelle tra la stessa SIAE e la Federazione della musica italiana FIMI , che da tempo chiede una liberalizzazione del settore.
“Per FIMI – ha dichiarato ora la Federazione – si tratta di un importante segnale del Governo italiano per procedere verso l’effettiva liberalizzazione della gestione del diritto d’autore, come peraltro già indicato dalla Commissione Europea”.