Conclusione positiva per la brutta avventura legale di una donna finlandese con amici scariconi: responsabile di aver messo a disposizione la sua rete WiFi aperta ad alcuni amici, era stata accusata di facilitazione all’infrazione del copyright e condannata al pagamento di 6.000 euro di multa – 600 euro per ognuno dei 10 minuti in cui sarebbe avvenuto il succitato download non autorizzato.
Sul caso si è ora pronunciata una Corte Distrettuale finlandese, stabilendo che chi possiede un router Wifi e gestisce una rete non cifrata non può essere tacciato di responsabilità legali a prescindere : l’accusa “non è riuscita a fornire alcuna prova del fatto che la proprietaria della connessione fosse coinvolta direttamente nella condivisione di file”, scrive l’avvocato della donna, così la corte si è limitata a “esaminare se il mero atto di fornire una connessione WiFi non protetta può essere giudicato come un atto di infrazione di copyright”.
In Finlandia l’uso delle reti wireless aperte e disponibili a chiunque è stato decriminalizzato da un paio d’anni, e la decisione sul caso dell’amico scaricone rientra proprio in quest’ambito di utilizzo specifico. L’industria dei contenuti e l’organizzazione locale che avevano trascinato alla sbarra la donna con open WiFi dovranno mettersi il cuore in pace, almeno per questa volta.
Alfonso Maruccia