Dovranno arrendersi al verdetto della Corte Distrettuale di Helsinki, costretti ad agire entro il prossimo 18 novembre. I responsabili del provider finlandese Elisa procederanno al blocco degli accessi alla Baia più famosa del torrentismo , per evitare una sanzione pecuniaria fissata a 100mila euro .
Erano stati gli stessi vertici di Elisa a contestare le pressanti richieste del braccio locale della International Federation of Phonographic Industry (IFPI), che aveva invocato l’intervento del giudice per ottenere l’inibizione degli accessi a The Pirate Bay . Misure “non ragionevoli”, almeno nella visione del provider.
Elisa dovrà ora bloccare a mezzo DNS i vari accessi alla Baia, insieme a tutti gli indirizzi IP sfruttati dai server del noto tracker BitTorrent . L’ISP finlandese ha sottolineato come la decisione del giudice sia poco chiara, non avendo specificato i domini e gli indirizzi da bloccare.
“L’industria dovrebbe concentrarsi su misure che possano davvero ridurre la pirateria – hanno spiegato i vertici del provider – come ad esempio attraverso la distribuzione online di contenuti a prezzi ragionevoli”. Nella visione dell’ISP, la decisione presa dal giudice non servirà a combattere davvero il fenomeno globale della condivisione illecita .
Contattato dalla redazione di TorrentFreak , un portavoce della Baia ha parlato ancora una volta di “pubblicità gratuita” per il tracker , offerta dai legittimi detentori dei diritti con simili richieste. Una corte di Anversa aveva già imposto ai provider Belgacom e Telenet i blocchi a mezzo DNS. I vertici di Elisa ricorreranno ora in appello.
Mauro Vecchio