Il vivace ambito Fintech ha visto questa settimana TransferWise annunciare il cambio del proprio nome: la società è diventata Wise, a dieci anni di distanza dalla fondazione. Una nuova identità per meglio rispecchiare l’offerta attuale, andata ben oltre il servizio di trasferimento denaro proposto in un primo momento al lancio del 2011.
TransferWise cambia nome, ma non la propria missione
L’azienda si autodefinisce come “una comunità di persone e business con vite multivaluta”, capace di soddisfare le esigenze di coloro che desiderano “dare un taglio agli intermediari che ci impediscono di essere veramente senza confini”. Per gli utenti finali cambia poco: il profilo rimane attivo, così come i servizi erogati. Anche il logo è invariato, una svolazzante bandiera blu. Di seguito le parole del CEO e co-fondatore Kristo Käärmann riportate nei giorni scorsi sulle pagine del blog ufficiale che nel suo intervento ribadisce la propria missione: “Porre rimedio al sistema bancario internazionale”.
I nostri clienti hanno ora bisogno di noi per molto più che i soli trasferimenti di denaro. Inviare, spendere e ricevere denaro a livello internazionale è troppo costoso, scomodo e lento. Noi offriamo una soluzione per privati e business.
https://www.youtube.com/watch?v=9OngchZ178Q
Questi i tre prodotti attualmente offerti da Wise.
- il conto Wise che permette di inviare e spendere denaro a livello internazionale, in 55 valute, attraverso cui sono già detenuti complessivamente oltre 3 miliardi di euro e con 1,4 milioni di carte di debito emesse;
- il conto Wise Business per le aziende con tutte le funzionalità di quello personale oltre alla possibilità di integrarsi con software di contabilità, gruppi di pagamenti e accesso multi-utente, scelto da 150.000 imprese negli ultimi 12 mesi;
- la piattaforma Wise che banche e aziende come Monzo, GoCardless e Xero usano per offrire ai loro clienti pagamenti più economici e veloci oltre a funzionalità bancarie internazionali, attiva con istituti di dieci paesi in quattro continenti.