Le quote di mercato di Firefox continuano a scendere e a soffrire la concorrenza di Internet Explorer e Chrome, ma Mozilla ha intenzione di rinnovare quello che una volta era un progetto open source in continua ascesa con una nuova strategia fatta di obiettivi ambiziosi e qualche (apparentemente imbarazzata) ammissione di colpa da parte della fondazione americana.
Stando a quanto propone Mozilla , la rinascita di Firefox passa per i “tre pilastri” di una qualità senza compromessi, dell’uso del “Meglio del Web”, e della “unicità” dell’offerta del browser FOSS: nel primo caso l’obiettivo è rendere al meglio le funzionalità integrate in Firefox ed eliminare del tutto quelle non rifinite, mentre nel secondo si parla di una apertura sempre maggiore all’uso dei servizi e tecnologie esterni del Web laddove non sia possibile inglobare dette tecnologie all’interno del browser.
Per la unicità di Firefox, poi, Mozilla pianifica di focalizzare l’attenzione su quelle caratteristiche esclusive che dovrebbero spingere gli utenti a installare il software. Altre idee, infine, arrivano con la proposta di cambiare il modo in cui Firefox viene “costruito” inclusi i tempi di aggiornamento (che dovrebbero essere “in minuti”, per i bugfix critici) e l’abbandono di tecnologie non standard come XUL e XBL.
Idee per il futuro a parte, per il momento Firefox continua il suo ciclo di aggiornamento (quasi) mensile con una release 39 ritardata e finalmente arrivata a correggere tre bug molto pericolosi. Nel futuro prossimo, vale a dire con l’arrivo delle versioni successive a Firefox 41, ci sarà infine spazio per la tecnologia Service Workers con la gestione separata degli script e delle pagine Web.
Alfonso Maruccia