Torino – Come previsto ieri a Torino Microsoft, Regione Piemonte, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino (Scuola di Amministrazione Aziendale) hanno annunciato una “partnership per l’innovazione” che punta a creare nuove opportunità di crescita scientifica ed informatica per le aziende locali, a sperimentare nuove soluzioni di e-government e a dar vita ad un Centro per l’Innovazione focalizzato sulle tecnologie embedded .
Si tratta a tutti gli effetti della prima conseguenza degli accordi stretti tre giorni fa a Roma dal colosso dell’informatica con il Governo italiano. Nell’insieme saranno avviati numerosi progetti tra i quali il Centro che vedrà la luce all’interno del Politecnico di Torino, ma si parla anche di attività e collaborazioni per la formazione e lo sviluppo di competenze manageriali in ambito tecnologico.
Il Centro, è stato detto ieri, supporterà le aziende locali nell’analisi e realizzazione di tecnologie, nella formazione e nel trasferimento di know-how sulle tecnologie “embedded” su cui punta la Regione. Come già noto, il Centro, che è uno dei tre previsti dagli accordi di Roma, sarà realizzato sul modello dei “Microsoft Innovation Center” già attivi in decine di paesi.
Si tratta di una struttura che sarà aperta alle società private, istituzioni pubbliche e università. Tutte le aziende informatiche, a prescindere dal loro modello di business e di sviluppo (commerciale o open source) , hanno specificato ieri Microsoft e i partner, potranno collaborare.
Una affermazione con cui si risponde indirettamente anche alle polemiche sorte ieri dopo gli accordi di Roma. Tanto più, ha specificato Microsoft, che la principale tecnologia di riferimento utilizzata nel Centro piemontese (Windows Embedded CE) verrà usata in modalità shared source . Una modalità – ha specificato l’azienda – “che essendo di tipo aperto e pubblico, consente lo studio, la modifica, l’adattamento del codice e l’eventuale distribuzione commerciale”.
Sul fronte dell’ e-government gli accordi prevedono iniziative a livello regionale attraverso il Laboratorio ICT della Regione Piemonte, con obiettivi “la sperimentazione di soluzioni rivolte all’efficienza, trasparenza e “governance” dei costi e delle prestazioni, ma anche lo sviluppo di applicazioni tecnologiche per la realizzazione di nuovi prodotti/servizi a favore delle aziende del territorio”.
Invece sul versante della formazione i partner intendono lavorare per “facilitare la crescita di una nuova generazione di giovani manager in grado di inserirsi efficacemente nel tessuto produttivo ad alta tecnologia”. È in questo quadro che si inserisce l’accordo con la Scuola di Amministrazione Aziendale (SAA) dell’Università degli Studi di Torino per la formazione nell’area dei Sistemi di business process management e per la realizzazione di un Master specifico. Altre modalità di collaborazione sono già in discussione con la Fondazione Adriano Olivetti, con l’obiettivo di dare vita a un Laboratorio dell’intangibile “come strumento di creazione di cultura di impresa e di rafforzamento della competitività”.
A seguire lo sviluppo di quanto previsto dagli accordi sarà un Tavolo di monitoraggio che verificherà quanto realizzato e stabilirà le priorità.
Secondo Mercedes Bresso, presidente della Regione, “lavoreremo insieme sul tema degli asset intangibili, il capitale intellettuale che spesso il mondo delle imprese sottovaluta, ma che al contrario è una risorsa inestimabile e un patrimonio di conoscenza e di arricchimento per le imprese stesse”. Da parte sua Francesco Profumo, Rettore del Politecnico torinese, ha sottolineato come il Centro ospitato dalla propria struttura “sarà un centro di ricerca e di sviluppo di prototipi soprattutto dedicati alla crescita delle piccole e medie imprese del nostro territorio, che consentirà ai nostri studenti di effettuare al suo interno intensi periodi di tirocinio”.