Chi vincerà la guerra per la conquista dei contenuti Internet sui dispositivi mobile e altrove? Steve Jobs ha definito Flash una tecnologia del passato, descrivendone i molti difetti e vizi concettuali, ma Adobe prova ora a rispondere alle accuse di Cupertino avviando la distribuzione della release ufficiale del suo player per sistemi operativi mobile. Attesa alla prova dei fatti, con Flash 10.1 Adobe si gioca gran parte delle sue chance di imporsi sul mercato e mettere Jobs e le sue iPiattaforme alle corde.
Dopo meno di due settimane dalla distribuzione ufficiale su PC Windows e Mac OS , Flash 10.1 viene ora consegnato da Adobe ai produttori dei principali sistemi operativi per smartphone inclusi Google (Android), Symbian, Microsoft (Windows Mobile), RIM (BlackBerry), Palm (WebOS), Meego e altri. Assente giustificato iPhone OS, e stando così le cose la famosa iconcina blu che infesta gli iSchermi quando si naviga su siti Flash-dipendenti potrebbe perdurare per un periodo di tempo potenzialmente molto lungo.
La distribuzione di Flash 10.1 ai produttori non significa l’adozione immediata del player sui telefonini corrispondenti: a Google, Palm e compagni viene deputato il compito del rilascio per le rispettive piattaforme sotto forma di update di sistema. I primi dispositivi a giovarsi di Flash 10.1 saranno quelli in grado di adottare sin da subito Android 2.2 “Froyo”, si parla quindi di smartphone del calibro di HTC Incredible, Nexus One, HTC Evo, Motorola DROID, Motorola Milestone, Samsung Galaxy S e altri.
Il resto delle piattaforme dovrebbe seguire a ruota, anche se con modalità diverse di volta in volta: è ad esempio prevedibile che gli sforzi di Microsoft siano concentrati nell’includere Flash 10.1 nel suo prossimo sistema Windows Phone piuttosto che implementare la tecnologia sul “vecchio” Windows Mobile.
Parlando di tecnologia, Adobe sostiene che il nuovo Flash è stato riprogettato da capo per meglio adattarsi alle specifiche esigenze del mondo mobile, e dovrebbe dunque supportare senza intoppi il multitouch, lo “smart zooming”, i dispositivi dotati di accelerometro. Promessa inoltre l’ottimizzazione per l’impiego del software su tutte le maggiori piattaforme e microchip mobile, con un utilizzo moderato di CPU, batteria e consumo energetico e solo quando occorre: il risparmio energetico dovrebbe inibire la funzionalità di rendering che ridiventerà disponibile una volta riattivato lo schermo.
I giochi sono dunque fatti, e ora non resta che attendere il responso degli utenti e il reale comportamento di Flash 10.1 sulla “cosa reale”: se il player interattivo si rivelerà essere all’altezza delle aspettative, il mondo mobile potrebbe presto avere accesso a una quantità sterminata di contenuti web sin qui preclusi a smartphone, tablet e dispositivi affini, e Steve Jobs sarà costretto ad ammettere di aver fatto un errore nel bandire Flash dalla iPiattaforma. In caso contrario, il sogno di Adobe di conquistare la metà del mercato mobile entro il 2012 fallirà miseramente e l’azienda si troverà in acque molto, molto agitate.
Alfonso Maruccia