Google procede secondo i piani già previsti da tempo e annuncia un nuove regime di gestione dei contenuti in formato Flash su Chrome, una fase in cui allo storico plug-in di Adobe verrà data pochissima scelta di girare sul browser di Mountain View con vantaggi importanti sul fronte delle prestazioni e del consumo della batteria su sistemi portatili.
Dopo il ruolo centrale per l’adozione di contenuti multimediali e giochini casual sul Web svolta negli anni passati, ragiona Google, per Flash è giunta l’ora della pensione per lasciare il posto allo standard HTML5 con tag video, DRM ufficialmente approvate dal W3C (dove il codice binario EME+CDM è in realtà “sporco” e blindato come e più dei contenuti Flash) e tutto quanto.
In concreto, a partire da settembre Chrome 53 comincerà a bloccare quei contenuti in Flash che si aprono dietro le quinte, applet di supporto per la raccolta di dati statistici e analitici sulle visite a un sito Web e componenti di utilità similare. A dicembre, infine, Chrome 55 promuoverà HTML5 come l’esperienza Web di default per tutti tranne che su quei siti dove è ancora indispensabile l’uso di Flash.
La relegazione di Flash a “cittadino di ultima classe” nella fruizione dei contenuti di rete avrà un impatto positivo e “immediato” sulle prestazioni nel caricamento delle pagine e sul consumo della batteria, preconizza Google, e rappresenta una scelta approvata anche dagli altri produttori di browser oltre che da un’industria (pubblicitaria e non solo) ampiamente concentrata nell’adozione di HTML5.