C’è la strada tracciata dall’Open Screen Project ( OSP ) dietro la decisione di Adobe di spingere Flash sui dispositivi mobile: la softwarehouse ha mostrato un prototipo di Flash Player 10 in grado di girare su Windows Mobile.
Sviluppato in collaborazione con ARM , il prototipo è stato presentato alla conferenza per sviluppatori Adobe MAX di San Francisco, dove la società californiana ha anche dato prova di una nuova piattaforma orientata al cloud computing.
L’implementazione di Flash Player 10 per architettura ARM rappresenta il primo tentativo di Adobe di portare le funzionalità integrali della tecnologia Flash sui dispositivi non-PC, quali smartphone, PDA, set-top box, televisori, console da gioco, computer di bordo e, in futuro, anche MID e netbook ARM-based. Oggi l’unico modo per far girare Flash su certi dispositivi mobili è dato da Flash Lite , la cui release 3 implementa però solo un sottoinsieme delle funzionalità di Flash 8.
Grazie alla consulenza di ARM, Adobe afferma che la versione mobile di Flash Player sarà fortemente ottimizzata per le CPU basate sulle architetture ARMv6 e ARMv7. Su quest’ultima poggia la famiglia di chip ARM11 , oggi la più utilizzata in smartphone, PDA, media player e console da gioco portatili, e la famiglia Cortex A, utilizzata da produttori come Texas Instruments, Toshiba, Samsung e NEC in prodotti che spaziano dalle set-top box alle net appliance.
ARM11, è bene ricordarlo, è anche il processore utilizzato dall’ iPhone di Apple. La Mela fino ad oggi si è mostrata scettica nell’acconsentire il porting di Flash Player sul proprio telefono: ritiene che la tecnologia di Adobe sia troppo ingorda di risorse di calcolo e poco ottimizzata per le CPU ARM.
La collaborazione appena avviata tra Adobe e ARM è nata proprio con l’intento di dissipare queste preoccupazioni, e accelerare la diffusione della tecnologia Flash sui device mobili di fascia consumer.
Come si è detto, le prime due piattaforme su cui debutterà Flash Player 10 saranno Windows Mobile e Android: come tempi si parla di seconda metà del 2009 .
Windows Mobile è la stessa piattaforma su cui Microsoft porterà presto la propria tecnologia Silverlight , rivale numero uno di Flash. Nonostante ciò, BigM è stata tra i primi big del settore mobile ad adottare Flash Lite, e almeno per il momento – probabilmente in attesa che Silverlight “Lite” prenda forma e consistenza – non sembra intenzionata a voltargli le spalle.
Insieme a Flash Player, Adobe sta portando sui dispositivi mobili anche AIR , il proprio ambiente runtime multipiattaforma per la creazione di rich Internet application utilizzando Flash, Flex, HTML o AJAX. A differenza delle applicazioni progettate per Flash Player, quelle AIR si comportano come tradizionali applicazioni desktop, e per funzionare non richiedono né un browser né una connessione ad Internet always on .
Nelle strategie di espansione di ARM verso il mercato dei MID e dei netbook, la partnership con Adobe è di cruciale importanza : l’assenza del supporto a Flash limiterebbe pesantemente l’esperienza di navigazione sul Web degli utenti, e si rivelerebbe un grosso handicap nei confronti dei device basati su piattaforme x86.
La piattaforma Cocomo
Adobe MAX ha debuttato anche la prima beta pubblica di Cocomo , una tecnologia Platform-as-a-Service (PaaS) che permette agli sviluppatori di aggiungere rapidamente funzionalità “sociali” alle web application utilizzando i concetti alla base del cloud computing.
Adobe ha spiegato che utilizzando Cocomo e Flex, gli sviluppatori potranno includere nelle proprie applicazioni Web funzionalità per la collaborazione e la comunicazione – chat, videoconferenza, messaggistica ecc. -, gaming multiplayer, servizi per la condivisione di contenuti multimediali ed altro ancora. Il tutto potrà girare, a seconda delle esigenze, su Flash Player o su AIR.
Cocomo comprende componenti client per Flex, un’infrastruttura per i servizi hosted e un modello di sviluppo. “Ora i programmatori possono costruire applicazioni web ricche di contenuti e servizi sociali nel giro di pochi giorni invece che di mesi”, ha dichiarato Adobe.
La beta di Cocomo può essere scaricata da qui previa registrazione gratuita.