Flat, l'offerta di Telecom Italia

Flat, l'offerta di Telecom Italia

Sul sito dell'azienda i dettagli dell'offerta che l'ex monopolista rivolge agli operatori che intendono rivendere flat-rate ai propri clienti. AOL Europe: listino troppo esoso. E ActiveNetwork fa partire le prenotazioni per la flat
Sul sito dell'azienda i dettagli dell'offerta che l'ex monopolista rivolge agli operatori che intendono rivendere flat-rate ai propri clienti. AOL Europe: listino troppo esoso. E ActiveNetwork fa partire le prenotazioni per la flat


Roma – In mezzo ai ritardi e tra i mille dubbi di un servizio voluto dall’Autorità TLC ma osteggiato da Telecom Italia, la flat-rate italiana inizia a muovere nuovamente qualche passo. L’ex monopolista, infatti, in un documento ha messo a disposizione la propria offerta di connettività forfetaria destinata agli operatori licenziatari (OLO) che intendono vendere accesso flat-rate ai propri clienti.

Nel documento, redatto sulla base di quanto richiesto nella delibera flat-FRIACO dell’Autorità TLC, Telecom affronta nel dettagli quali dovranno essere i rapporti tecnici ed economici con i fornitori e indica in una cifra variabile tra i 24mila e i 43mila euro il canone annuo che gli operatori interessati dovranno versare annualmente all’azienda (canone che non comprende peraltro una serie di oneri accessori).

Si tratta di un canone molto elevato che, se verrà mantenuto, è destinato ad impattare in modo importante sulle tariffe che verranno proposte all’utente finale dai singoli OLO o dai provider che abbiano stretto con questi accordi di fornitura.

L’offerta di Telecom Italia, infatti, è rivolta esclusivamente agli OLO e non comprende gli Internet Service Provider (ISP) che, come noto, fin dalla pubblicazione della delibera FRIACO dell’Autorità si sono battuti per poter accedere all’offerta (il provvedimento dovrebbe essere discusso entro pochi giorni in Commissione Trasporti alla Camera, poi il tutto dovrà passare al Senato…).

Sulla questione si è espressa anche AOL Europe con cui Punto Informatico è in contatto da tempo sul fronte delle flat. La divisione europea del colosso statunitense ha informalmente spiegato a questo giornale che a suo parere le tariffe previste da Telecom sono più onerose per gli operatori (e dunque per gli utenti) di quelle che si trovano in Gran Bretagna, Francia, Spagna e Olanda. La speranza di AOL Europe, evidentemente interessata in un modo o nell’altro ad intervenire sul mercato italiano, è che la pressione delle autorità regolamentari possa portare ad una riduzione delle tariffe.


In questi giorni, fonti vicine ad alcuni degli OLO di maggiore rilievo nel panorama nazionale hanno evidenziato come vi sia un certo interesse per l’opportunità di un’offerta flat, sebbene la maggioranza dei grandi operatori punti maggiormente sulla banda larga, ADSL in particolare. Un elemento che si deve alle complesse questioni tecniche relative alla gestione delle flat nonché, come appare evidente in queste ore, dai costi che un’operazione del genere può creare.

I nuovi servizi di connettività flat-rate, come già ampiamente previsto, saranno erogati su numerazioni “7xx” e attraverso infrastrutture di interconnessione in possesso degli OLO. Gli ISP che si rivolgeranno agli OLO per poter produrre le proprie offerte si troveranno dunque di fronte ad un problema di costi che, vista la base di partenza, può provocare un ulteriore innalzamento degli oneri per quegli utenti che volessero servirsi di connettività a canone forfetario.

A lanciare con prudenza una “prenotazione” per la connettività flat è il provider ActiveNetwork che in questi giorni ha pubblicato una pagina nella quale spiega che prenotarsi significa acquisire un “diritto di priorità” nelle attivazioni flat non appena queste saranno possibili.

Le tariffe previste da ActiveNetwork per i propri servizi flat sono suddivise in servizi per i privati e in quelli per aziende. Nel primo caso l’accesso è garantito nei sette giorni della settimana mentre nel secondo è previsto dal lunedì al venerdì. Il prezzo quadrimestrale è di 130 euro e quello annuale di 360 euro.

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Pubblicato il
18 feb 2002
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