Roma – Giorni caldi per la connettività italiana, tanto per cambiare, dopo che l’ Autorità TLC ha dato il via libera al rinvio delle nuove offerte sulla connettività al minuto e sulle numerazioni 702.
In una nota, le associazioni dei provider AIIP e Assoprovider , hanno chiesto all’Authority di “non sovvertire la legge 59/02 attraverso una revisione in peggio dell’offerta di raccolta del traffico Internet rivolta da Telecom Italia agli ISP”. Contestualmente, hanno sollecitato la presentazione dell’offerta flat FRIACO per i provider.
Stando ai provider, in una comunicazione giunta loro da Telecom Italia, l’attivazione delle nuove offerte su 702 e al minuto è stata rinviata “in quanto l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha avviato alcuni approfondimenti sull’offerta di cui all’oggetto” e “invierà a breve una comunicazione ufficiale in merito alla offerta di raccolta sopra riportata, che potrebbe comportare variazioni ai contenuti tecnico/economici dell’offerta stessa.”
In sostanza, i provider temono che l’Autorità possa modificare le condizioni tecniche ed economiche dell’interconnessione realizzata attraverso l’offerta di Telecom e far aumentare gli oneri sugli ISP, una situazione che contraddirebbe in pieno la legge che prevede l’equiparazione nell’accesso ai listini Telecom tra compagnie telefoniche e provider.
I provider non si sono però fermati qui. Nella nota, proprio richiamando quel testo normativo, hanno infatti chiesto non solo che l’offerta Telecom sia attivata nel più breve tempo possibile ma hanno anche reclamato per l’assenza di una offerta Telecom per l’accesso forfetario, cioè la flat-rate, che con la definizione di FRIACO, l’Autorità aveva garantito quasi un anno fa, il 22 gennaio 2002, sarebbe arrivata in tempi rapidi…
Perdurando questa situazione di stallo, nelle scorse ore il provider Aruba ha deciso di lanciarsi in una curiosa impresa: offrire una flat-rate via cellulare sfruttando il GPRS. Ecco di che si tratta.
Si può offrire una connettività flat-rate che consenta agli utenti di collegarsi ad internet in qualsiasi momento a 28 euro al mese (Iva esclusa) senza limiti di traffico? Aruba ritiene che sia possibile e nel tentativo di guadagnare nuovi spazi di mercato ha deciso di lanciare un’offerta destinata a solleticare i palati dei tanti utenti italiani rimasti a secco di flat-rate.
Il cuore dell’offerta Aruba, descritta qui , è il GPRS, ovvero l’infrastruttura di telefonia mobile di seconda generazione e mezzo, che consente la trasmissione e la ricezione di pacchetti di dati a velocità decisamente superiori a quelle del GSM. Occorre sottolineare però che nel migliore dei casi con la configurazione attuale, come ammette anche Aruba, non ci si può attendere una banda superiore a quella offerta da un tradizionale modem analogico 56k.
L’idea, dunque, è che utilizzando on un cellulare abilitato al GPRS, l’utente possa collegarsi con il proprio computer alla rete via wireless spendendo una frazione di quello che spenderebbe utilizzando le attuali offerte GPRS degli operatori di telefonia mobile. L’alternativa al cellulare GPRS è un modem GPRS, una PC Card per il portatile o con adattatore per il PC. Cellulare o PC Card sono naturalmente a carico dell’utente che già deve possederli per poter sfruttare il servizio. Il tutto richiede l’utilizzo di una SIM Card abilitata al solo traffico dati che viene inviata all’utente che decide di sottoscrivere la nuova offerta.
L’infrastruttura su cui poggia l’offerta forfetaria è quella di Wind e dunque il servizio è disponibile esclusivamente nelle zone direttamente coperte dal servizio di telefonia mobile dell’operatore dell’Arancia. L’assistenza telefonica offerta per il servizio è quella di Wind.
Come accennato, infine, i costi comprendono un canone di 28 euro al mese più Iva che deve però essere versato integralmente per un intero bimestre. A questo si devono aggiungere i 5 euro più Iva di attivazione del servizio.