Banditi i bambini con la sigaretta in bocca: Flickr, segnalano gli utenti di Digg , si riserva di rimuovere le foto di minori fumatori, “le immagini di bambini che fumano tabacco sono proibite su tutte le proprietà di Yahoo!”.
Con questa giustificazione Maarten Dors, fotografo olandese e utente pro di Flickr, si è visto cancellare una foto scattata in Romania, online da almeno un paio di mesi, che raffigura un ragazzino che fissa provocatoriamente in camera, la sigaretta stretta fra le labbra.
Flickr ha rimosso l’immagine , confidando nella comprensione del suo autore. Ma l’autore sembra non mostrare comprensione alcuna: ha ripubblicato la foto con un ritaglio nero a censurare la sigaretta, ha dichiarato la sua opposizione alla censura, ha scatenato il dibattito. “Non ho pubblicato quella foto perché credevo fosse un bello spettacolo vedere un ragazzino fumare – ha spiegato Maarten Dors – l’ho pubblicata perché volevo dire qualcosa. Perché volevo mostrare al mondo come può essere vivere in mezzo alla povertà, quali sono le ripercussioni di ciò sui bambini, e da qui sviluppare un dibattito .” Ma se Flickr gli ha sottratto la foto occasione di dibattito, la discettazione certo non si è sopita.
C’è chi sottolinea come su Flickr siano presenti altre foto che testimoniano le deprivazioni subite nell’infanzia, come le immagini di ragazzini colti ad inalare colla. Si allude al fatto che, per quanto possano esercitare la stessa influenza sui giovani, queste foto non vengano rimosse poiché non sono bersaglio di lobby consolidate come quelle che si schierano contro il tabagismo, capaci di influenzare opinione pubblica e mercato pubblicitario.
Altri netizen tentano di spiegare l’operato di Flickr con il suo tentativo di uniformarsi alle variegate leggi dei paesi in cui opera. Ma la posizione del fotoportalone non sembra aver nulla a che vedere con la privacy delle persone ritratte o con le folate censorie che durante l’estate hanno investito gli utenti tedeschi, coreani, di Hong-Kong e di Singapore nel nome del filtraggio sociale e delle leggi locali volte a tutelare i minori. Pubblicare su Flickr foto di minori intenti a fumare non è consentito, lo si legge nei Terms Of Service : non è consentito non perché sia illegale , ma, spiegano i moderatori in un forum dedicato alla questione, perché è proibito .
Quello operato da Flickr sembrerebbe quindi un bando decretato in virtù di uno scrupolo morale, che a parere di alcuni utenti soffoca ogni afflato documentaristico dei fotografi, tentando di promuovere l’immagine di un mondo irrealistico e perfetto. Accanto alle discussioni riguardo alle motivazioni del bando, c’è chi invoca dei chiarimenti riguardo ai criteri che sottendono all’eliminazione delle foto, un’incertezza che relega gli utenti in una sterile condizione di autocensura .
Richieste a cui Flickr risponde senza riuscire a sciogliere i dubbi: i moderatori, per decidere riguardo ad una eliminazione, fanno riferimento al contesto nel quale la foto è inserita, al fatto che appartenga o meno ad una raccolta che ha l’intento di testimoniare o di denunciare uno spaccato di realtà, piuttosto che quello di incoraggiare i giovani al fumo. Ma la foto di Maarten Dors sembrava scattata proprio con un intento artistico e documentaristico.
C’è inoltre chi ha deciso di passare all’azione , in difesa di un utente che era incorso nello stesso problema di Maarten Dors: il fotografo Thomas Hawk ha messo alla prova i tentacoli censori di Flickr pubblicando una foto universalmente riconosciuta come artistica, nonostante raffiguri una giovanissima tabagista. Una buona occasione per ricordare ai netizen il suo incarico di CEO presso la piattaforma concorrente Zooomr , e per suggerire implicitamente quali siano i valori che vigono presso il servizio di sharing che rappresenta.
La diatriba si è rivelata così accesa e fitta da spingere Flickr ad un secondo confuso intervento , questa volta per scusarsi con l’autore della foto, ammettendo di dover lavorare ancora molto per riuscire ad interpretare la policy e applicarla al meglio , per rimuovere le foto solo qualora sia necessario.
La foto è stata ripubblicata , Maarten Dors ne aveva conservata una copia sull’hard disk, ma è andato perso il dibattito che il fotografo intendeva stimolare facendo leva sul vigore documentaristico dell’immagine.
Gaia Bottà