La cifra esatta non è nota, ma il passaggio di mano di Zite da CNN all’app concorrente Flipboard dovrebbe valere qualcosa come 60 milioni di dollari: una cifra pagata per la tecnologia Zite che sarà prossimamente integrata in Flipboard, e per garantire a quest’ultima i contenuti CNN all’interno dei magazine personalizzati letti ogni giorno da milioni di utenti. Un accordo di mutua convenienza, che dovrebbe consolidare un mercato fino a questo punto privo di un leader incontrastato.
Flipboard e Zite sono due app, pensate inizialmente per iPad ma poi distribuite anche su iPhone e sui dispositivi Android, dedicate alla lettura di notizie: quel che le distingue è l’approccio, poiché se nel caso della prima è l’utente a scegliere e selezionare le fonti da cui attingere, Zite ha sempre fatto del suo motore intelligente che affina la proposta adeguandosi ai gusti del lettore la sua arma migliore . La storia ha dato ragione a Flipboard, che è decisamente più popolare di Zite ( già acquisita una prima volta per 20 milioni da CNN): nella più classica delle acqui-hire , la prima assorbirà la seconda e il suo personale ( CEO a parte , che ha lasciato venerdì scorso) e si accinge nei prossimi mesi a integrarne la tecnologia. Al termine del processo è altamente probabile che resterà soltanto Flipboard sui marketplace.
Il mercato delle news avrebbe dovuto essere stravolto dall’avvento dei tablet, in particolare dall’iPad: ciò non pare essere accaduto, ma è indubbio che la progressiva polarizzazione dei gusti dei consumatori che si spostano in massa verso i device mobile offra un certo margine di crescita in questo settore. Fino a oggi non è emerso un leader in questo segmento, con Flipboard che si compete lo scettro soprattutto con Google e Facebook, e questa mossa potrebbe contribuire ad accordargli un vantaggio: oltre all’accordo con CNN , Zite e Flipboard stessa hanno stipulato contratti per ottenere le notizie all’interno della loro app con il placet delle testate autrici.
Il business di Flipboard pare decollato , al contrario di quello di Zite: i proventi della pubblicità venduta all’interno dell’app (pubblicità che grazie all’integrazione nell’app può essere multimediale e decisamente più accattivante dei semplici banner) vengono divisi con le testate autrici delle news, creando un mercato secondario e alternativo alla soluzione del walled garden , le notizie a pagamento o in abbonamento che alcune testate soprattutto anglosassoni hanno iniziato a praticare. Inoltre, Flipboard ha anche allargato la propria proposta commerciale, creando magazine personalizzati e includendo cataloghi commerciali.
Questa operazione conclude il primo consolidamento in questo business, resta da capire se questa acquisizione contribuirà in modo deciso alla crescita di Flipboard fino a garantirgli la leadership.
Luca Annunziata