Tra fine 2022 e inizio 2023 sui social network la tecnologia è spopolata su più fronti. L’intelligenza artificiale è senza ombra di dubbio il tema che ha più conquistato l’utenza, anche coloro che non sono propriamente appassionati, grazie al boom di ChatGPT e di IA generative di vario genere, tra cui Stable Diffusion e Midjourney. In secondo piano, ma non di molto, è invece passato Flipper Zero, un curioso gadget che a molti ricorda un Tamagotchi ma che, in realtà, nasconde delle potenzialità incredibili. Per i “geek”, si tratta di un giocattolo imperdibile. Ma cos’è esattamente Flipper Zero e come funziona?
Andiamo a scoprire Flipper Zero e le sue capacità.
Che cos’è Flipper Zero?
Flipper Zero è un dispositivo hardware open-source utilizzato per interagire con sistemi per il controllo di accessi, RFID, protocolli radio e altre funzioni molto tecniche. Fondamentalmente, si tratta di uno strumento pensato per hobby personale, ovvero per intrattenimento e apprendimento, o per hacking etico. All’atto pratico, Flipper Zero è un “dispositivo All In One portatile” che legge, copia ed emula tag a radiofrequenza, radiocomandi, chiavi di accesso digitali, tessere NFC e sistemi infrarossi.
I moduli presenti nel dispositivo sono davvero molti, e stanno tutti in un piccolo oggetto di plastica che sta comodamente sul palmo di una mano: abbiamo l’antenna 433MHz con copertura di 50 metri, un modulo per intercettare ed emulare onde sotto 1GHz, lettori ed emulatori di RFID e NFC, Bluetooth, infrarossi, modulo Touch Memory, porta USB e lettore microSD.
Con questo pacchetto Flipper Zero ha possibilità praticamente infinite. Essendo poi uno strumento completamente open source, la community su Discord e Telegram continua a sviluppare nuove funzioni e rilasciare firmware non ufficiali per sbloccare alcuni parametri limitati in via predefinita.
Le origini di Flipper Zero
Ma com’è nato Flipper Zero? Nell’agosto 2020 il team ha proposto il progetto tramite la piattaforma di crowdsourcing Kickstarter, raccogliendo la sorprendente cifra di 4,8 milioni di dollari. Solo dopo 18 mesi il dispositivo è arrivato nelle mani dei sostenitori, presentando l’amichevole delfino virtuale in pixel art al pubblico. L’interazione con questo simpatico animale domestico su schermo LCD è ciò che rende Flipper Zero più vicino a un Tamagotchi, semplicemente con funzionalità stupefacenti nascoste sotto la scocca.
L’obiettivo dei creatori di Flipper Zero è quello di soddisfare gli smanettoni, permettendo loro di interagire con sistemi di autenticazione fisici in pochi passaggi, combinando tutti gli strumenti hardware necessari per l’esplorazione e lo sviluppo in movimento. Si tratta di un device ispirato dal progetto pwnagotchi, ma progettato pensando alla comodità dell’uso quotidiano. Presenta, difatti, una custodia robusta, pulsanti pratici e un design comodo, senza pin o PCB in vista.
Le funzionalità più utilizzate
Considerato il pacchetto di sensori in dotazione, i casi d’uso sono quasi illimitati. L’antenna da 433 MHz e il chip CC1101 rendono Flipper Zero un potente ricetrasmettitore per controllare porte da garage, sensori IoT e sistemi remoti senza chiave, comunicando anche con altri device del delfino per lo scambio di informazioni. Il lettore RFID, invece, permette di leggere le schede EM-4100 e HID Prox, salvandole in memoria per emularle in seguito. Non manca comunque la possibilità di inserire ID manuali, interscambiabili tra Flipper Zero come se fossero carte collezionabili.
O ancora, il modulo NFC integrato permette di operare a bassa frequenza ed alta frequenza comunicando con tag e dispositivi elettronici con Near Field Communication abilitata. Il modulo Bluetooth Low Energy, al contempo, permette a Flipper Zero di essere collegato a dispositivi di terze parti e smartphone per sbloccare il potenziale del dispositivo tramite uno schermo più grande e un accesso semplificato alla libreria di app open-source.
Il trasmettitore ad infrarossi permette di controllare televisori, condizionatori, sistemi stereo e molto altro: basta utilizzare i telecomandi o i dispositivi verso Flipper Zero e quest’ultimo, con il suo ricevitore, può captare il segnale e salvarlo nella libreria, ritrasmettendolo in seguito. La scheda SD a cosa serve, invece? A salvare più dati: codici, database, asset e log vengono tutti memorizzati con una scheda formattata FAT32.
Flipper Zero ha numerose applicazioni, come avete ormai ben capito, e gli hacker etici le sfruttano continuamente per verificare eventuali vulnerabilità nei sistemi e permettere alle reti domestiche o infrastrutture aziendali di essere al sicuro. Il caso d’uso che definisce al meglio la forza di questo strumento, però, consiste nell’apprendimento. Coloro che lavorano con tali tecnologie, difatti, possono imparare a utilizzare GitHub, firmware e hardware flash, comprendere tutti i diversi protocolli di rete e wireless e come funzionano con GPIO.
Con il suo costo tutto sommato contenuto per ciò che offre (potete acquistare Flipper Zero a 280 euro su Amazon), di conseguenza, risulta essere uno strumento eccezionale per i “geek” e coloro che amano smanettare con la tecnologia. Se volete soddisfare la vostra curiosità e stupire qualche conoscente, allora, magari considerate l’acquisto di Flipper Zero, che resta comunque un gadget del tutto superfluo e, per certi aspetti, controverso. Sapevate, infatti, che in Brasile hanno bloccato vendita e spedizioni per questioni di sicurezza?
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