Roma – Il leader del sindacato dei giornalisti FNSI, Paolo Serventi Longhi, ieri si è espresso con forza contro i prodotti giornalistici che sulla Rete vengono promossi da “avventurieri multimediali”.
Serventi Longhi si è schierato così con Mauro Masi, commissario straordinario della SIAE, per affermare che è necessario al più presto un chiarimento sull’interpretazione della nuova disciplina del diritto d’autore, soprattutto per quanto riguarda il settore del giornalismo. Secondo il sindacalista questo è un nodo che “resta irrisolto dopo la recente approvazione della nuova legislazione”.
Stando a Serventi Longhi, che in passato si era già pronunciato a favore di paletti da porre all’informazione in Rete, occorre “una interpretazione dell’attuale legislazione che consenta alla SIAE di individuare abusi e vere proprie frodi nella pubblicazione del prodotto giornalistico, ad esempio nelle agenzie di stampa, da parte di avventurieri multimediali”.
Si tratta di dichiarazioni del tutto in linea con quelle rilasciate nello scorso giugno: “Il Web è un sistema libero per definizione ma abbiamo il problema di dare garanzie agli utenti” e “Noi abbiamo superato l’idea di un’applicazione automatica nel mondo del web delle regole esistenti, ma regole ad hoc ci devono essere”.