I progetti di calcolo distribuito Folding@home e Rosetta@home sono ora compatibili con processori basati su ARM il che significa che possono essere eseguiti su miliardi di smartphone distribuiti in tutto il pianeta (con chipset Qualcomm Snapdragon o Samsung Exynos) così come tra gli altri sui dispositivi della linea Raspberry Pi e sui server che fanno leva sulla medesima architettura.
Calcolo distribuito: ARM per Folding@home e Rosetta@home
La notizia arriva direttamente da Lloyd Watts, CEO e fondatore di Neocortix, già al lavoro sull’iniziativa Folding@home con questa finalità. A beneficiarne potranno essere tutti i progetti supportati, inclusi quelli che mirano a trovare una cura o un vaccino efficace per debellare la piaga del coronavirus. Queste le sue parole.
Realizzare Folding@home e Rosetta@home per dispositivi basati su ARM rende miliardi di dispositivi mobile ad alte prestazioni compatibili con la ricerca di un vaccino per COVID-19.
Anche da ARM è giunto il plauso all’annuncio. Di seguito il commento di Paul Williamson, Vice President e General Manager del team Client Line of Business, che sottolinea l’importanza dell’approccio legato al calcolo distribuito in contesti come quello attuale.
Mentre ci dirigiamo verso un mondo con trilioni di dispositivi connessi, gli sviluppatori impegnati sul fronte dell’innovazione stanno aiutando ad affrontare alcune delle sfide più complesse al mondo attraverso endpoint, edge e cloud. Grazie alla collaborazione tra ARM e Neocortix la tecnologia basata sulla nostra architettura può contribuire a condividere il carico computazionale necessario alla ricerca su COVID-19. È incredibile vedere l’ecosistema globale di sviluppatori legati ad ARM unirsi per supportare questo impegno.
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L’iniziativa Folding@home nei mesi scorsi ha ricevuto tra gli altri anche il supporto del CERN.