Qui di seguito un intervento del presidente della Commissione Cultura della Camera, on. Pietro Folena, con cui replica alle dichiarazioni di Fiorello Cortiana pubblicate ieri da Punto Informatico
Si è aperto in rete un dibattito su un mio emendamento alla leggina sulla Siae, sostenuta trasversalmente da quasi tutti i partiti. È bene prima che si rovescino i termini della questione, precisare alcuni punti fermi.
Da mesi sto lavorando all’apertura di un tavolo sulla riforma del diritto d’autore, secondo quanto richiesto da tanti soggetti (segnalo la petizione di Altro consumo), e mi sto attrezzando ad avanzare una proposta di legge radicalmente innovativa.
La leggina sulla Siae, che trasforma questo ente in ente pubblico economico, e che non peggiora né migliora la situazione attuale, permettendo tuttavia una più rapida ripartizione dei proventi dei diritti, verrà approvata con l’impegno all’ente a riformare lo statuto e a garantire, rispetto al peso preponderante degli editori, la presenza negli organismi di due terzi di autori.
Ho ritirato gli emendamenti sul diritto alla copia privata perché andranno nella riforma del diritto d’autore, e non avevo intenzione di farli bocciare ora.
Su richiesta degli insegnanti e degli studenti che oggi, a legislazione vigente, si vedono colpiti da multe e sanzioni per i loro blog e siti, abbiamo proposto -ecco lo scandalo- una prima parziale zona liberata dalla proprietà intellettuale, e l’idea che il sapere trasmesso a scuola (per me non solo quello) dev’essere libero, condiviso, accessibile. Non si tratta di una proposta sul fair use, ma del tentativo di impedire un’ingiustizia che oggi, all’insaputa di molti che ora protestano con me, colpisce migliaia di insegnanti e studenti.
Non mi sembra che si debba urlare allo scandalo. Quanto all’ignoranza digitale di cui con malcelato disprezzo l’amico Cortiana mi accusa, non ho difficoltà ad ammetterla, e a rendere merito alla sua professionalità. Non ho certo, però, ignoranza legislativa e delle procedure parlamentari (che del resto Cortiana conosce bene), e soprattutto non ho ignoranza democratica. La mia adesione totale, e dimostrata da atti concreti (come il passaggio della Camera al software libero), alla lotta per la libera circolazione del sapere non nasce da una riflessione tecnologica, ma, appunto, dall’idea che la conoscenza è un grande diritto umano da garantire a tutti”.
Pietro Folena