Nei mesi scorsi il CEO di Ford, Jim Hackett, ha ammesso che le previsioni iniziali del gruppo in merito alla guida autonoma si sono rivelate eccessivamente ottimistiche. Servirà altro tempo perché le self-driving car dell’Ovale Blu possano effettivamente debuttare su larga scala, dando vita a un vero e proprio servizio di ride sharing a disposizione del pubblico. Per accelerare i tempi l’azienda annuncia oggi una nuova acquisizione.
Ford: Quantum Signal per le self-driving car
Si tratta di Quantum Signal, società con sede nella cittadina di Saline (Michigan) e fondata nell’ormai lontano 1999, con alle spalle una collaborazione importante: è stata al fianco dell’esercito statunitense per sviluppare il software ANVEL che permette ai militari di controllare da remoto alcune unità robotiche e vetture, anche a migliaia di chilometri di distanza. Il team si è inoltre occupato di mettere a punto una serie di algoritmi da destinare alla gestione dei veicoli autonomi.
Non è dato a sapere a quanto ammonti l’investimento economico messo sul piatto al fine di portare a termine con successo l’operazione. Stando al commento di Randy Visintainer (Chief Technical Officer di Ford), l’esperienza della squadra acquisita consentirà all’automaker di dar vita ad ambienti virtuali in cui eseguire i test della tecnologia self-driving, raccogliendo così i dati e i feedback necessari al suo perfezionamento. Queste le sue parole.
Tutto il lavoro può essere rivisto per supportare i veicoli autonomi di Ford e aiutarli a migliorare l’abilità di analizzare l’ambiente che li circonda.
L’obiettivo per l’Ovale Blu rimane quello di lanciare un servizio di trasporto pubblico basato su veicoli autonomi entro il 2021. Di recente il gruppo ha annunciato taglio del 10% della forza lavoro, licenziando di fatto circa 7.000 dei 70.000 dipendenti impiegati a livello globale. Una mossa dolorosa, ma ritenuta necessaria dal nuovo CEO, che nel 2017 ha raccolto il testimone del predecessore Mark Fields.