Dopo anni di test e sperimentazioni, l’Ovale Blu presenta una tecnologia di guida autonoma che, almeno in un primo momento, potrà essere impiegata sulle strade ad alta velocità. BlueCruise è il nome scelto da Ford per il suo nuovo sistema ADAS (Advanced Driver Assist System). L’affidabilità è già stata messa alla prova e certificata per oltre 160.000 chilometri di arterie che attraversano gli Stati Uniti.
Ford: la guida autonoma con BlueCruise
L’apparato prevede l’impiego di un sensore a infrarossi posizionato all’altezza del volante che monitora costantemente chi si trova seduto al posto del conducente, assicurandosi che la sua attenzione sia in ogni istante rivolta alla carreggiata, così da poter intervenire prontamente in caso di necessità.
Il debutto di BlueCruise è previsto da Ford entro l’anno sui nuovi modelli di F-150 e Mustang Mach-E, attraverso il rilascio di un aggiornamento software (a pagamento) che sarà reso disponibile ai clienti.
Ford è tra gli automaker che da più lungo tempo sono impegnati nello sviluppo di una tecnologia per la guida autonoma, passando anche da alcune acquisizioni come nel caso di Quantum Signal. Inizialmente gli sforzi sono stati concentrati sulla creazione di una piattaforma da destinare al trasporto pubblico, da integrare su veicoli che all’epoca da più parti furono ribattezzati robotaxi.
Tra i progetti sperimentali messi in campo dall’Ovale Blu, sempre con un qualche punto di contatto con il mondo delle quattro ruote, ricordiamo la collaborazione con Microsoft al fine di applicare le potenzialità della computazione quantistica alla gestione del traffico (nel video qui sopra), il recupero dei materiali nel nome della sostenibilità e l’impiego della stampa 3D.