Con il prototipo del modello Automated Fusion Hybrid Research Vehicle, Ford fa il suo ingresso ufficiale nella corsa all’auto del futuro, che nella visione della casa automobilistica americana sarà connessa con gli altri veicoli e con l’ambiente circostante integrando servizi automatizzati per migliorare la sicurezza, evitare il traffico e sostenere l’ambiente. Come negli illustri casi precedenti, da Google a Volkswagen, si tratta dei primi passi verso una guida rivoluzionaria, che arriverà non prima del 2025.
Sviluppata in partnership con l’Università del Michigan e la compagnia di assicurazioni State Farm, il prototipo di Ford combina vecchie tecnologie con nuovi sistemi di scansione e analisi e punta a testare l’insieme di sensori e automatismi per individuarne e valutarne i relativi limiti e gli eventuali rimedi. La prima fase prevede l’analisi sull’interazione uomo-macchina con l’introduzione di nuovi strumenti su servizi già in uso, come gli annunci su traffico, meteo e incidenti. Il secondo passo è finalizzato all’integrazione degli automatismi che facilitino lo scorrimento del traffico riducendo le congestioni, passaggio vitale per arrivare all’obiettivo finale : un mezzo automatizzato capace di prevedere le insidie su strada e viaggiare in sicurezza e nel rispetto dei limiti di velocità e, soprattutto, della legge. Oltre allo sviluppo tecnico, infatti, prima di poter salire a bordo di veicoli autonomi bisognerà risolvere una serie di problematiche legali per regolamentare le auto del futuro e salvaguardare l’incolumità di guidatori, passeggeri, pedoni, ciclisti, motociclisti.
Nel frattempo Ford lavora all’ambizioso progetto e, insieme ai parcheggi automatici, è alle prese con un sistema mirato a sincronizzare la velocità delle automobili che viaggiano sulla stessa corsia. Per riuscirci ha piazzato quattro sensori LiDAR che scansionano i successivi sessanta metri di strada per 2,5 milioni di volte al secondo sfruttando luce e raggi infrarossi per creare una mappa tridimensionale volta a rilevare la presenza di pedoni, oggetti e animali.
I piani di Ford ricalcano, quindi, quelli di tanti altri attori del panorama automobilistico e non solo: quasi tutte le grandi case di produzione sono al lavoro per creare l’auto autonoma (Tesla, Mercedes, Nissan, Volvo, Audi) e uno dei sistemi di automotive al momento più avanzato in grado di assicurare una guida efficace, sicura ed efficiente, è BRAiVe , il prototipo messo a punto dall’Università di Parma e da VisLab, che lo scorso luglio ha completato con successo il Proud Car Test, prima prova in condizioni di traffico reale e su strade pubbliche in scenari complessi (cioè all’interno di un tessuto urbano, fatto di rotonde, strettoie e strade trafficate e a doppio senso). Sulla sua scia c’è la Driverless Car di Google, che continua a macinare chilometri sulle strade americane in attesa, però, di test più probanti.
Alessio Caprodossi