Innovazione e sostenibilità si incontrano nel nuovo progetto messo in campo da Ford in collaborazione con HP. L’obiettivo comune è quello di recuperare il materiale avanzato al termine delle lavorazioni con le stampanti 3D e destinarlo alla produzione di alcune specifiche parti dei veicoli. Stando al comunicato congiunto si tratta di una prima assoluta per l’industria automotive.
Stampa 3D per l’automotive, nel nome della sostenibilità
Nel dettaglio, le componenti ottenute sono destinate al pick-up Super Duty F-250, ma nulla vieterà in futuro a Ford di replicarlo su più larga scala e su altri modelli. Queste le parole riportate nel comunicato dell’automaker, attribuite a Debbie Mielewski (Ford Technical Fellow, Sustainability).
Trovare nuovi modi per lavorare con materiali sostenibili, riducendo i rifiuti e guidando lo sviluppo dell’economia circolare, è negli interessi di Ford. Molte aziende stanno sperimentando utilizzi interessanti della stampa 3D, ma insieme ad HP siamo i primi ad aver trovato un’applicazione di alto profilo per la polvere ottenuta da rifiuti altrimenti destinati alle discariche, potendo così realizzare parti delle auto funzionali e durevoli.
Per la realizzazione del progetto è servito meno di un anno, dall’idea originale alla sua applicazione pratica. Hanno partecipato altre tre società: SmileDirectClub (specializzata nella costruzione di apparecchi dentali con la stampa 3D e in questo caso fornitrice del materiale), Lavergne (anch’essa impegnata sul fronte del recupero del materiale di scarto) e ARaymond (team che si occupa di design, ingegneria e sistemi di produzione).
Fino ad oggi la tecnologia delle stampanti 3D è stata utilizzata nell’industria delle quattro ruote soprattutto per la fase di prototipazione. Le cose potrebbero però cambiare. Secondo Ford, le parti così realizzate sono migliori rispetto alle loro controparti tradizionali dal punto di vista della resistenza, nonché più leggere (7%) ed economiche (10%).