Per le Partite IVA in regime forfettario dal 1 luglio prossimo scatta una piccola grande novità: un “decreto legge che introduce ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza“, approvato nella giornata di ieri, ha sancito anche per questa categoria l’obbligo della fatturazione elettronica. Fino ad oggi per i forfettari la fatturazione elettronica era soltanto un’opzione, ma era noto il fatto che il Governo stesse correndo per poter prevedere in tempi rapidi l’estensione del perimetro attuale dell’obbligo. Il tutto diventa realtà in ottica PNRR, nel quadro di una importante serie di misure con le quali si punta ad efficientare il sistema fiscale ed a ridurre ulteriormente gli spazi del sommerso nel nostro Paese.
Forfettari, obbligo di e-fattura
Le Partite IVA che hanno aderito al regime forfettario sono microaziende o imprese individuali che un giro d’affari che rimane al di sotto dei 65 mila euro annui: stiamo parlando di qualcosa come 1,5 milioni di imprese, dunque un numero estremamente significativo. Per queste ultime non era stato inizialmente imposto il passaggio immediato alla fatturazione elettronica preferendo un approccio morbido: essendo chiaro il fatto che la direzione sarebbe stata questa, ed alla luce dei vantaggi che la digitalizzazione offre, si è arrivati per gradi a quella che è la decisione contenuta nella bozza emersa dal Consiglio dei Ministri tenutosi nella giornata di ieri.
Per i forfettari che ancora non erano approdati alla fatturazione elettronica, ci sono ora due mesi di tempo per adeguarsi. Il processo sarà semplificato dall’esistenza di strumenti di grande facilità e basso costo quale la Fatturazione Elettronica Aruba, dove inviare e gestire le fatture è questione di pochi click e semplici procedure. L’estrema semplificazione e la grande accessibilità di strumenti di questo tipo hanno consentito di passare dall’opzione all’obbligo, portando così tutte le aziende sul medesimo standard e togliendo quasi completamente di mezzo la fatturazione cartacea. Rimane, infatti, ancora una piccola fascia di esenzione fino al 2024 per le aziende con ricavi al di sotto dei 25 mila euro: per queste ultime, in virtù dei bassi volumi smerciati, resterà ancora opzionale per qualche tempo la scelta tra il passaggio immediato alla fatturazione elettronica e il rinvio di qualche mese.
Secondo quanto emerso dalla bozza del decreto, l’obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso anche alle Associazioni Sportive Dilettantistiche al di sotto dei 65 mila euro di fatturato: anche in questo caso il passaggio era opzionale e diventa obbligatorio.
L’anno fiscale 2022 rimane dunque per i forfettari diviso in due parti: nella prima metà le Partite IVA in questo regime possono scegliere tra fattura elettronica e fattura tradizionale; dal 1 luglio in poi sono obbligate ad erogare esclusivamente fatture elettroniche. Il terzo trimestre dell’anno prevede inoltre una fase transitoria nella quale non scatteranno sanzioni nei casi in cui la fattura elettronica sia emessa almeno entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione correlata.
In collaborazione con Aruba