Formula 1: attacco phishing alla FIA, dati rubati?

Formula 1: attacco phishing alla FIA, dati rubati?

Caselle email compromesse: FIA conferma di aver subito un attacco phishing, senza però aggiungere dettagli su eventuali furti di dati.
Formula 1: attacco phishing alla FIA, dati rubati?
Caselle email compromesse: FIA conferma di aver subito un attacco phishing, senza però aggiungere dettagli su eventuali furti di dati.

FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile che, tra le altre cose, si occupa di organizzare il campionato di Formula 1, è stata colpita da un attacco phishing. A renderlo noto è un comunicato stampa comparso sulle pagine del sito ufficiale che si apre così (riportiamo in forma tradotta).

Recenti episodi collegati ad attacchi di phishing hanno portato all’accesso non autorizzato ai dati personali contenuti in due account di posta elettronica appartenenti a FIA.

FIA ha confermato l’attacco phishing

Dopo aver rilevato la violazione, sono immediatamente stati interrotti gli accessi alle caselle di posta elettronica compromesse. L’accaduto è stato inoltre notificato a CNIL, l’autorità francese che ha in carico la tutela dei dati personali (la sede è a Parigi), oltre che alla PFPDT svizzera che svolge la stessa funzione.

FIA si rammarica di qualsiasi preoccupazione causata alle persone interessate.

Non sono stati resi noti altri dettagli relativi all’incidente di sicurezza. Nessun chiarimento a proposito di quando è avvenuto e a chi appartengono gli account finiti nelle mani di chi ha eseguito l’attacco. Non ci sono informazioni nemmeno in merito a possibili dati esposti o trafugati.

Un altro caso email per la Formula 1?

Il 2024 sarà con tutta probabilità ricordato come l’anno delle email in Formula 1. Risale solo a pochi mesi fa il caso Horner, quando un messaggio di posta elettronica anonimo è finita nelle caselle della stampa. Al suo interno, le presunte chat tra il responsabile della Red Bull e una dipendente che lo aveva accusato di comportamenti impropri.

Per le case automobilistiche impegnate nel mondiale di F1, dover fare i conti gli attacchi informatici non è una novità. La vicenda più eclatante è quella conosciuta come Stepneygate e che, nel 2007, ha visto protagonisti Ferrari e McLaren. All’interno del pacchetto rubato c’erano informazioni tecniche come disegni di progettazione, dati raccolti durante i test e codici radio impiegati poi per intercettare le comunicazioni del team di Maranello.

Fonte: FIA
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Pubblicato il
4 lug 2024
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