Nuove carte, nuova accusa: Epic torna a schierarsi contro Apple per la questione Apple Store all’interno di quello che appare ormai chiaramente come il tentativo di costruire un chiavistello per far saltare le resistenze di Cupertino e mettere le mani più addentro al modello di business dell’App Store. Girarci attorno non renderebbe merito alla realtà, poiché quel che sta accadendo è lo stratificarsi lento di una causa legale che ha fini precisi e sono questi ultimi a poter cambiare di più sia il contesto che l’impatto concreto del caso sulla quotidianità degli utenti.
Fortnite contro Apple, con l’appoggio di Microsoft
Il nuovo documento testimonia la richiesta da parte di Epic (produttori di Fornite) di non veder sospeso il proprio developer account dall’App Store poiché questo significherebbe l’interruzione degli aggiornamento dell’Unreal Engine. Su questo strumento, infatti, si basano non soltanto i prodotti Epic, ma anche prodotti terzi tra i quali “Forza” di Microsoft. E Microsoft non si tira indietro, fornendo materiale di supporto alla causa Epic.
Today we filed a statement in support of Epic's request to keep access to the Apple SDK for its Unreal Engine. Ensuring that Epic has access to the latest Apple technology is the right thing for gamer developers & gamers https://t.co/72bLdDkvUx
— Phil Spencer (@XboxP3) August 23, 2020
Attenzione: in ballo non c’è soltanto il mercato Epic né tanto meno solo il mercato Microsoft. I due gruppi, anzi, stanno costruendo congiuntamente un attacco frontale alle policy Apple per cercare di scardinarne le barriere periferiche, nella speranza di poter trovare nuove vie di accesso su cui costruire opportunità più ricche attorno ai propri prodotti.
La vertenza è iniziata da alcune settimane e si consumerà nei prossimi mesi tra le maglie della disamina antitrust. In ballo c’è l’economia complessiva dell’ecosistema App Store, sul quale Steve Jobs costruì la rinascita di Apple e su cui Epic e Microsoft (con a ruota migliaia di sviluppatori interessati) contano di coltivare i propri interessi futuri. Un caso che tocca chiunque faccia mercato su App Store tramite la vendita di servizi, insomma: uno snodo fondamentale, potenzialmente destinato a cambiare radicalmente gli equilibri sul campo.